giovedì 16 maggio 2013

Restitution Day, M5S Lazio: “Nel primo mese accantonati circa 45.000 euro”

 

 

La consigliera regionale Silvia Blasi

La consigliera regionale del M5S Silvia Blasi

Costi della Politica e Trasparenza
In tema di trasparenza dei costi della politica, il Movimento 5 stelle considera la pubblicazione del trattamento economico dei propri portavoce uno degli aspetti irrinunciabili della propria etica politica.
Per questo motivo il Gruppo Consiliare M5S Lazio nel ricevere la prima busta paga è ben lieto di comunicare a tutti i cittadini l’ammontare dei propri stipendi (e dei relativi criteri di calcolo economico che ne sono alla base) come pure la quota che restituirà ai cittadini mediante l’istituzione di un fondo di pubblica utilità.

Così per tutti
Si premette che il trattamento economico netto dei Consiglieri della Regione Lazio è di circa 9.066 euro mensili comprendenti la c.d. “indennità di carica” e la diaria (dovrebbe essere un rimborso spese ma in realtà è uno stipendio non tassato) che è pari a 3.500 euro. A questi si aggiungono le “indennità di funzione” che possono variare da circa 1.500 euro a 800 euro lordi.

Così per il M5S Lazio
Come promesso in campagna elettorale e sottoscritto mediante impegno pubblico, ciascun Consigliere M5S, a fronte di una busta paga “reale” che oscilla tra i 10.000 e gli 11.000 euro netti (a seconda le funzioni e cariche ricoperte da ciascun portavoce) ne riceverà invece una “virtuale” di 5.000 lordi ovvero 2.700 netti, somma poi effettivamente percepita.
La suddetta busta paga di euro 5.000 è definita “virtuale” in quanto è il risultato della rinuncia da parte nostra a delle somme che avremmo formalmente ma a cui invece abbiamo inteso rinunciare in favore del Fondo Regionale, definito qui sotto. La busta paga “virtuale” di 5.000 euro, detratte le tasse che dovremo comunque pagare sull’intero, genererà un importo netto a nostro favore di 2.700 euro mensili.
Ciascun portavoce rinuncerà oltre a vari benefit (rimborso chilometrico, via card, permesso Ztl) anche alle somme previste in busta paga per le indennità di funzione spettanti al Capo gruppo (euro 1.523,24 lordi), Presidente del Co. re. co. co. (euro. 1.523,24 lordi), Vice presidente di Commissione, (euro. 1.051 lordi).

giovedì 9 maggio 2013

Bocciata la mozione del M5s per l’istituzione dello streaming video dei consigli comunali

divieto_videocameraClamorosamente bocciata nell’ultima assise comunale la mozione del Movimento 5 Stelle di Tarquinia che proponeva l’istituzione del servizio di streaming dei consigli comunali, in pratica dare la possibilità di consultare tramite Internet le sedute consiliari, anche in differita, ai  cittadini e a tutte quelle persone che per problemi di salute, di lavoro, famigliari, non possono partecipare direttamente a tali sedute.
La mozione del M5s prevedeva lo sfruttamento di servizi web gratuiti e le attuali infrastrutture del Comune, risultando praticamente a costo zero per la cittadinanza. Dopo il divieto di riprendere la seduta negato per l’ennesima volta al Movimento 5 Stelle, un’altra importante occasione è stata persa dall’amministrazione per contribuire alla trasparenza, senza gravare sulle tasche dei cittadini.
A sostegno della mozione presentata dal M5S sono andati i voti dei consiglieri di minoranza Meraviglia, Voccia e Serafini, mentre hanno votato contrari i consiglieri di maggioranza Gentili, Regolo, Blasi, Valeri, Capitani, Centini, Rabuffi, e Palmini. Il sindaco Mazzola ed i consiglieri Leoncelli, Baldoni e Minniti sono usciti invece prima della votazione. Assente Maneschi.