giovedì 23 febbraio 2012

Il silenzio del sindaco Mazzola sul problema arsenico

Il 13 dicembre 2011 sono state depositate presso l’Ufficio del Protocollo del Comune di Tarquinia più di mille firme di cittadini che, allarmati dal pericolo per l’alto contenuto di arsenico nella rete idrica comunale, chiedevano al sindaco di “attivarsi affinché tutti i Cittadini residenti nel territorio possano utilizzare senza rischi l’acqua della rete pubblica e, quindi, di realizzare al più presto gli impianti necessari alla dearsenificazione delle acque della rete idrica comunale.”

Più di due mesi sono passati, ma ancora dal Palazzo nessuna risposta. Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia, che ha attivamente aderito alla petizione, è preoccupato per l’assordante silenzio del sindaco Mauro Mazzola, che non ha ancora risposto ad una precisa richiesta sottoscritta da 1025 cittadini su un tema di ordine sanitario così importante. Allo stesso tempo il mutismo delle opposizioni sull’intera vicenda rende benissimo l’idea della pasta con cui è fatto il nostro consiglio comunale.

martedì 21 febbraio 2012

Raccolta differenziata nel centro storico: la nostra proposta "a punti"

Da gennaio è finalmente  partita, anche nel centro storico di Tarquinia, la raccolta differenziata. La novità principale è rappresentata dall’impiego  di  “ Igenio”, un’attrezzatura mobile per la raccolta rifiuti sperimentata  finora da pochissimi comuni in Italia (Ancona, Vittorio Veneto, Pisa, Bari).

Sorvolando sulle numerose polemiche  legate  alla capillare raccolta e registrazione dati effettuata da Igenio, vogliamo mettere in luce  il notevole impegno per i cittadini, soprattutto per i più anziani, i quali dovranno rendersi disponibili ad effettuare i conferimenti soltanto in alcune ore delle giornata, in 6 punti prestabiliti del centro storico, essendo Igenio un’attrezzatura itinerante. Un impegno gravoso che, a dispetto di quanto accade in numerosi comuni italiani, non verrà ricompensato: la tariffa sui rifiuti, infatti, rimarrà invariata.

lunedì 6 febbraio 2012

Non siamo né a destra, né a sinistra, né al centro: siamo Sopra e Oltre

Gli ultimi sondaggi nazionali danno il Movimento 5 Stelle in forte crescita. Secondo i dati Swg, pubblicati in esclusiva da Affaritaliani.it, il Movimento 5 Stelle raccoglierebbe ben il 7,5% delle preferenze degli italiani. Ma attenzione, non siamo il terzo polo di nessuno. Lasciamo questa terminologia ai partiti: noi non ci aggregheremo né apparenteremo mai con nessuno di loro, poiché destra e sinistra sono diventati ormai la medesima cosa, facce non troppo diverse della stessa medaglia.

A Tarquinia il Movimento 5 Stelle si pone allo stesso modo verso i partiti, avendo constatato che, sia chi governa la città, sia l’opposizione, hanno attuato una politica di convivenza che ha escluso la partecipazione attiva dei cittadini, conseguenza di una convergenza di interessi indiscriminata da parte dei partiti e delle loro emanazioni paesane. Come alternativa a questa vecchia maniera di gestire la “cosa pubblica” noi proponiamo una politica diversa, fatta di persone nuove e di idee giovani, raccolte e partecipate grazie all’uso di Internet, dei social network, e delle assemblee che settimanalmente organizziamo presso la nostra sede, pensando all’impegno politico come ad un servizio alla collettività, anziché come ad una professione.

mercoledì 1 febbraio 2012

Il Movimento 5 Stelle informa la cittadinanza pubblicando l'ordinanza riguardante l'arsenico, mai adeguatamente diffusa

Quando le istituzioni non tutelano i cittadini, i cittadini devono tutelarsi da soli. Sulla base di questa considerazione il Movimento 5 Stelle di Tarquinia ha iniziato una campagna informativa sul problema dell’arsenico che affligge la rete idrica del territorio di Tarquinia. Dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Mazzola: “L’acqua di Tarquinia è potabile. La concentrazione di arsenico rientra nei limiti previsti dalla legge”, ci è sembrato doveroso pubblicare in maniera ampia e diffusa proprio l’ordinanza del sindaco, tuttora in vigore, riguardante il divieto esplicito, per alcune categorie, dell’utilizzo dell’acqua per il consumo umano nel nostro territorio. Ordinanza di cui ancora oggi molti cittadini non sono a conoscenza, sia per una inadeguata diffusione, sia per le ambigue dichiarazioni della massima autorità sanitaria locale, che dichiara potabile l’acqua quando, lui stesso, ne limita l’uso secondo le modalità descritte nell’ordinanza.