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lunedì 31 gennaio 2022

Lo stato vergognoso delle casette dell'acqua.


Ad agosto scorso il Comune di Tarquinia, dopo le lamentale di tanti cittadini riguardanti  le 2 casette dell’acqua, scriveva a Talete “Da tempo risultano poco curate nell’aspetto, poco manutenzionate … in quanto evidenziano perdite idriche e le informazioni sulla qualità dell’acqua risalgono molto indietro nel tempo. In considerazione del fatto che le strutture continuano ad essere molto utilizzate dall’utenza si richiama l’attenzione del Gestore (Talete) affinché provveda ad attivarsi celermente con tutte le iniziative necessarie per risolvere le problematiche riscontrate” Sono trascorsi altri 5 mesi ma nulla è cambiato e il Sindaco (massima autorità sanitaria comunale) fa lo struzzo, ignorando che il servizio delle casette dell’acqua per tante famiglie è di vitale importanza.


L’atteggiamento del sindaco oltre a non garantire la qualità di cui I cittadini hanno diritto anche in termini di percezione, danneggia la riduzione del consumo di plastica, perché è ovvio che lo stato in cui versano le casette induce a tornare verso l’acqua imbottigliata.

Le lamentele che abbiamo raccolto noi parlano di intollerabili ristagni d'acqua e presenza di alghe, che inevitabilmente portano a temere un'inadeguata cura dell'impiantisca interna, dove scorre e viene trattata l'acqua prima di essere erogata. Contestualmente all'uscita di questo comunicato ci corre l'obbligo di fare una segnalazione anche alla ASL e al NOE, ben sapendo di correre il rischio che l'unico risultato conseguito possa essere la chiusura dell'unica casetta funzionante. Auspichiamo invece che il Sindaco intervenga rapidamente ricordandogli che la denuncia fatta ad agosto dai suoi uffici lo rende ancora più responsabile. E non gli diremo bravo perché lo stato decoroso degli impianti non è un optional; egli dovrebbe considerare concretamente di evitare qualche spesa futile e garantire una qualità adeguata dell’acqua magari con la gestione diretta.

 

M5S Tarquinia

martedì 14 aprile 2020

Grazie agli 8 comuni del viterbese che hanno vinto al TAR contro l’ingresso in Talete. Potevamo esserci anche noi se avessimo avuto più coraggio e altri amministratori!

Dobbiamo essere grati a quegli otto comuni del viterbese che sono stati capaci di opporsi a Talete e a resistere a chi voleva costringerli ad entrarci, perché alla fine hanno avuto ragione. Dire no e continuare a dire di no sembrava una fatica di Sisifo e invece ce l’hanno fatta e il TAR ha dato loro ragione, decretando che era illegittimo il loro commissariamento finalizzato all’ingresso in Talete.

La loro vittoria piace a quelli che si sono battuti da sempre, senza un attimo di esitazione per mantenere l’acqua e la sua gestione pubblica.

Il M5S di Tarquinia partecipa a questa vittoria con soddisfazione, perché ci siamo fortemente opposti alla cessione del servizio idrico a Talete nel 2016, e siamo stati gli unici ad averlo fatto, contro chi ci diceva che “non si poteva non entrare” e nel silenzio delle altre forze politiche. Perché per la buona qualità della vita dei cittadini, l’acqua non deve essere materia prima per i guadagni di multinazionali specializzate a lucrare sui beni comuni, spalleggiate da politici che hanno perso il senso della loro missione al servizio della collettività.

La notizia non piacerà certo ai partiti e agli amministratori che hanno fortemente voluto l’ingresso in Talete, sostenendo con molta ipocrisia che fosse ineluttabile, nascondendo così ben altri interessi. Il PD ha avuto molta simpatia per alcune delle multinazionali avide di acqua pubblica da privatizzare e oggi speriamo che i personaggi responsabili del catastrofico ingresso in Talete di Tarquinia tacciano, e tacciano anche quelli che li hanno sostenuti, anche se fossero convinti di essersi fatti una nuova verginità in altre formazioni politiche.

Adesso avanti tutta per riprenderci la nostra acqua, ancora non è troppo tardi. Ci faremo un grande regalo come cittadini di Tarquinia

 

M5S Tarquinia

lunedì 17 febbraio 2020

Acqua Pubblica: caro Conversini, con la propaganda e i copia/incolla non si va lontano!

È un pessimo servizio per la battaglia contro Talete, il tentativo maldestro di Conversini e dei suoi sodali di appropriarsi della rabbia dei Tarquiniesi per le bollette idriche salate e sempre in aumento che ricevono ormai da 4 anni, dopo che il sindaco Mazzola, da Conversini sostenuto, ha allegramente ceduto a Talete la gestione della nostra acqua e dei nostri acquedotti. Forse Conversini si è scordato che, chi oggi milita con lui, nel 2016 da segretario politico locale del PD sosteneva Mazzola e attaccava violentemente il Movimento 5 Stelle perché si stava opponendo in piazza e in consiglio comunale – unica forza politica a farlo – alla cessione del servizio idrico a Talete Spa. Quella segreteria del PD sosteneva che Talete era una “brava e bella società pubblica” e che il M5S faceva solo propaganda a contrastarla. Tutto scritto, tutto comprovabile.

Quello del movimento civico non è un buon servizio; glielo abbiamo ricordato durante l’incontro pubblico di sabato scorso, convocato dal coordinamento provinciale dei movimenti per l’acqua, dove noi c’eravamo. La battaglia contro Talete richiede un’azione corale. Lui e il suo gruppo invece vogliono chiudere la battaglia dentro la loro bottega e metterci la bandiera. Avremmo avuto da subito gioco facile a cavalcare noi il tema Acqua Pubblica e gestione pubblica del servizio idrico, con ben altra credibilità, ma non lo abbiamo fatto. Perché noi l’obiettivo di uscire da Talete lo stiamo perseguendo sul serio da anni, e a tutti i livelli, pur non avendo avuto responsabilità alcuna per le privatizzazioni di beni comuni volute dai partiti dove Conversini ha militato per decenni.

Per concludere sullo stile del movimento civico: a fine novembre 2019 veniva presentata una mozione del M5S in consiglio comunale dal titolo: Quale è il futuro di Talete Spa? Viene fuori che il movimento di Conversini ha presentato la stessa mozione copiata di sana pianta da quella presentata e scritta dal M5S appena pochi giorni prima al comune di Viterbo. Il tutto senza alcuna concertazione col nostro gruppo locale, quando sarebbe stato utile presentarne una congiunta, magari per evitare che vi fossero all’ordine del giorno due mozioni identiche (scritte dal M5S).

Dall’alto delle sue responsabilità Conversini e i suoi sodali si permettono anche di rivolgere accuse insensate al M5S, riguardanti l’aumento della tariffa idrica dell’acqua, accuse che indirizzano al consigliere M5S di Viterbo, reo secondo loro di non aver votato un ordine del giorno presentato dal capogruppo PD – un odg impreciso e chiaramente populistico (e che nulla ha a che fare con l’aumento delle tariffe). Ricordiamo che il PD alla Regione Lazio tiene “congelata” la legge di iniziativa popolare 5/2014 che se applicata consentirebbe la gestione pubblica del servizio idrico e l’uscita automatica da Talete. Al movimento civico di Conversini consigliamo di pensare meno alla propaganda – soprattutto quella di provenienza viterbese: non ci interessano i battibecchi tra panunziani e fioroniani – e di concentrarsi di più sulle questioni concrete, senza abbaiare continuamente alla luna per racimolare qualche voto in più. La nostra posizione in merito a Talete è chiara e agli atti sin dal 2016, ed è stata ribadita anche all’assemblea pubblica del 13 febbraio; la loro, purtroppo, è arrivata solo dopo la rottura con il PD locale. E non basta che Conversini si dichiari pentito del suo passato politico invocando una nuova verginità, conquistata come dice lui “spurgandosi”. Ci vogliono fatti e saggezza politica.

M5S Tarquinia

martedì 11 febbraio 2020

Il M5S Tarquinia aderisce alla manifestazione del 13 febbraio contro Talete

Il M5S di Tarquinia aderisce alla manifestazione del 13 febbraio contro Talete organizzata dal Coordinamento dei Comitati per l’acqua pubblica della Tuscia e invita i cittadini a partecipare all’evento che si svolgerà a Tarquinia alle ore 17 davanti al Palazzo Comunale.

Vogliamo concretezza e ci chiediamo che fare per uscire dall’incubo Talete. L’acqua è un bene comune primario che non può e non deve più avere una gestione privatistica.

Nel caso dell’acqua la questione di principio sarebbe da sola più che sufficiente per rivendicare il ritorno alla gestione pubblica ma anche gli aspetti economici e di qualità non devono essere trascurati anche perché quel che accade è sotto gli occhi di tutti: bollette salate e nessun controllo diretto dei cittadini nei confronti del gestore privato.

Per parlare di numeri reali abbiamo confrontato le bollette idriche dell’ultimo anno a gestione comunale con quelle attuali e riscontrato una differenza di oltre il 50%, pur avendo affrontato Tarquinia il problema dell’arsenico in modo autonomo.

Per capire dov’è il nocciolo della questione occorre partire dalle parole del sindaco Giulivi pronunciate in Consiglio Comunale prima di Natale dove ha ammesso candidamente che cambiare qualcosa è impossibile “perché in Talete hanno interessi tutti i partiti”.

Questo aiuta a capire in parte la lievitazione delle bollette, dovuta ad una non proprio parsimoniosa gestione del personale e delle assunzioni; in più e a corollario si può ipotizzare anche un probabile reclutamento del personale fatto a dispetto della competenza professionale e qui entra in gioco la qualità del servizio. Basta osservare la flemma di molti addetti per capire che Pantalone paga.

Il M5S però non è tra quei partiti e moltissimi dei suoi attivisti vengono proprio dalla battaglia per l’acqua pubblica.

Anche per questo saremo in piazza il 13 febbraio e chiederemo a Giulivi di dirci se quello che ha denunciato in consiglio l’ha sbattuto in faccia all’assemblea dei soci-sindaci di Talete.

La madre di tutte le battaglie però è quella che si svolge a livello regionale, dove la coalizione che governa ha la responsabilità di non emanare la disciplina attuativa della legge regionale 5/2014 di iniziativa popolare.

Come mai il PD, che a Tarquinia e nei comuni del viterbese ha votato a favore della mozione 5 Stelle contro la Talete e per la ripubblicizzazione del servizio idrico, non alza la voce anche in regione Lazio e chiede l’applicazione della legge 5/2014, considerato che amministra la Regione e la sua volontà pertanto è legge?

Ci fa piacere anche l’adesione del movimento civico di Tarquinia alle iniziative del Coordinamento dei comitati per l’Acqua Pubblica, perché più siamo e meglio è. Evidentemente c’è stato un ravvedimento rispetto alla copertura politica data al trasferimento del servizio idrico a Talete all’epoca del sindaco Mazzola. Però adesso fatti concreti: tutti devono spingere presso i propri referenti all’interno del consiglio regionale affinché la Legge 5/2014 possa essere attuata.

lunedì 30 dicembre 2019

Acqua Pubblica, Trasferimento del consorzio Medio Tirreno a Talete: Il M5S di Tarquinia presenta un’interrogazione

Oggi, all’assemblea ordinaria dei sindaci soci di TALETE SPA è all’ordine del giorno il trasferimento della gestione del sistema acquedottistico del Consorzio Medio Tirreno alla Talete Spa con analisi di accordo preliminare, “in barba” alla volontà popolare espressa chiaramente nel referendum del 2011 sull’acqua pubblica.

Tutto ciò si svolge nelle segrete stanze, senza alcun passaggio nei consigli comunali dei comuni coinvolti, tra cui Tarquinia.

Non capiamo come mai il sindaco Giulivi, che in consiglio comunale ha parlato di accordo tra Medio Tirreno e Talete per recuperare i crediti che il Comune vanta con quest’ultima, non abbia informato il Consiglio Comunale anche riguardo la cessione del Consorzio Medio Tirreno ad una Spa, che significa in sostanza cedere un altro pezzo di gestione pubblica al carrozzone Talete.

La Regione, come al solito, fa la sua parte sostenendo il passaggio e fregandosene della L.R. 5/2014. La trasformazione in azienda pubblica speciale come da anni prospettato – modello di gestione pubblica che il Movimento 5 Stelle sostiene da anni – consentirebbe una gestione più vicina ai bisogni dei cittadini senza i rischi della gestione tramite società di diritto privato, come appunto la Talete Spa.
Per questo motivo il nostro portavoce Andrea Andreani ha presentato un’interrogazione a risposta scritta affinché il sindaco “chiarisca i contenuti dell’accordo preliminare del trasferimento della gestione del sistema acquedottistico per la fornitura di acqua all’ingrosso operata dal Consorzio Medio Tirreno, in discussione al punto 4 dell’Ordine del Giorno dell’Assemblea dei Soci del 30 dicembre 2019;”

domenica 22 dicembre 2019

M5S Tarquinia: arriva in consiglio comunale la nostra mozione sull’acqua pubblica

I portavoce Silvia Blasi e Andrea Andreani

Arriva in consiglio Comunale a Tarquinia la mozione sul futuro di Talete scritta e presentata dal Movimento 5 Stelle in molti comuni del Viterbese (già approvata al comune di Viterbo e Civita Castellana) dopo il passaggio in commissione voluto dal sindaco Giulivi, dove la delibera è stata discussa da tutte le forze politiche cercando di arrivare ad una sintesi condivisa.

Siamo molto soddisfatti che la nostra richiesta di deliberare su un argomento così importante, quello dell’acqua pubblica, sia alla fine stata recepita e domani, lunedì 23 dicembre, sarà discussa e votata in Consiglio Comunale, convocato in forma straordinaria ed urgente in modo da deliberare prima dell’assemblea dei soci Talete prevista per fine dicembre. Da sempre l’Acqua è una delle nostre priorità, e continueremo a lavorare per una gestione totalmente pubblica di questo fondamentale servizio.

 

venerdì 27 settembre 2019

Acqua Pubblica, il M5S di Tarquinia raccoglie le firme per uscire dalla Talete Spa e tornare alla gestione diretta

Il M5S di Tarquinia aderisce alla raccolta firme promossa dal Coordinamento Comitati per l’Acqua Pubblica della provincia di Viterbo, ed invita i cittadini a venire a firmare al banchetto che si terrà il giorno sabato 28 settembre a piazza Cavour a Tarquinia, dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 17 alle 19.
Come tutti ormai sanno, ci battiamo per la gestione pubblica del servizio idrico da anni, e siamo stati l’unica forza politica ad opporci fattivamente al passaggio a Talete Spa, avvenuto sotto l’amministrazione PD a Giugno del 2016.

Oggi, fortunatamente, molti cittadini e anche alcuni politici che all’epoca erano favorevoli al passaggio del servizio idrico a Talete, sembrano aver cambiato idea sull’argomento, e finalmente hanno sposato questa battaglia per l’acqua pubblica che portiamo avanti con costanza dal 2015.

Il prossimo mese tutte le firme raccolte nella provincia di Viterbo verranno presentate al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con la richiesta di attuare la famosa legge di iniziativa popolare n. 5/2014 che prevede la gestione diretta dei Comuni (o Consorzi) del Servizio Idrico Integrato, nel rispetto dei milioni di italiani che hanno votato il Referendum sull’Acqua del 2011 con cui è stato sancito che l’acqua è un bene di tutti. Vi aspettiamo!

domenica 5 maggio 2019

Talete e Acqua pubblica: nel 2016 c'era solo il M5S ad opporsi a Talete! Dove stavano gli altri?

Tarquinia – La campagna elettorale tarquiniese continua a regalarci perle: oggi la lista della “sinistra” capitanata dal candidato sindaco Conversini dichiara che in caso di vittoria alle prossime elezioni, la prima cosa che farà sarà “uscire da Talete Spa per riprendersi la gestione dell’acqua”. Un’affermazione, purtroppo, che aspira ad illudere i cittadini di Tarquinia, poiché una volta che un Comune cede il proprio servizio idrico, come fece l’amministrazione PD targata Mazzola (dove Celli era assessore) a giugno 2016 affidandolo a Talete Spa, non si può più tornare indietro “annullando” la delibera di trasferimento!

E pensare che proprio nel 2016 siamo stati noi l’unica forza politica ad opporci fermamente sul territorio ed in consiglio comunale al passaggio a Talete (clicca per leggere la nostra dichiarazione di voto) Non c’erano i Giulivi, i Conversini, e non c’erano i Moscherini a difendere la volontà schiacciante espressa dai quasi 7500 tarquiniesi col referendum abrogativo del 2011 sull’acqua pubblica.

La cosa ancora più buffa è che il movimento di sinistra che oggi supporta Conversini, ovvero AreaSX, che nel 2016 aveva la presidenza della segreteria PD (Piero Rosati), difese con forza il passaggio a Talete, attaccandoci con queste lapidarie parole: “Si spaccia l’entrata nell’azienda pubblica Talete da parte di Tarquinia come un presunto tentativo di privatizzare l’acqua, omettendo che la Talete è un’azienda pubblica, a partecipazione della Provincia e dei Comuni, che si occupa di ricerca e innovazione tecnologica nella gestione delle risorse idriche nella speranza che, urlando al lupo al lupo, si possano racimolare una manciata di consensi disinformando e manipolando.(fonte: http://www.tusciaweb.eu/2016/06/turismo-calo-acqua-pubblica-ai-privati-falsita/ )

Oggi invece sono proprio AreaSx e Conversini a gridare “al lupo al lupo” promettendo una immediata e impossibile uscita da Talete, cercando di racimolare dei consensi. Con quanta facilità si cambia idea prima delle elezioni!

E non è tutto. La vicenda Talete assume dei contorni ancora più gravi proprio in questi giorni, dove il commissario straordinario ha conferito “un incarico legale per l’avvio di ogni opportuna azione in sede giudiziaria per il recupero del credito vantato nei confronti della società Talete S.p.a.”, un credito che ammonta a quasi un milione e mezzo di euro, soldi pagati dai cittadini tarquiniesi che difficilmente rientreranno nelle casse comunali, visto lo stato di dissesto finanziario in cui versa la società. Oltretutto, se Talete è interamente partecipata dai comuni, a quali tasche attingerà per pagare questi debiti? A voi la risposta.

Se vinceremo le elezioni amministrative, porteremo avanti la battaglia sull’acqua pubblica – che ci contraddistingue da anni – nell’unico modo possibile, ovvero attraverso una forte azione politica a tutti i livelli istituzionali volta all’applicazione della legge regionale n.5/2014, la cui attuazione è bloccata da anni dal presidente Zingaretti, sperando anche nell’approvazione della nuova legge sull’acqua pubblica del Movimento 5 Stelle attualmente in discussione in Parlamento. Solo così sarà possibile in futuro uscire dalla convenzione con Talete spa. Non fatevela “dare a bere” un’altra volta!

sabato 16 febbraio 2019

Servizio idrico: Talete aumenta ulteriormente le tariffe del 7%

Recentemente la società idrica che gestisce la nostra acqua ha deliberato l’aumento delle tariffe del 7%. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una decisione calata dall’alto, senza il passaggio nei consigli comunali dei comuni soci che costituiscono Talete Spa. Tra i comuni interessati all’aumento tariffario figura, naturalmente, il comune di Tarquinia.

Come tutti sanno, la gestione del servizio idrico della nostra acqua è stata consegnata a Talete dall’amministrazione a guida PD-Mo.Ri (Mazzola-Bacciardi) in un desolato consiglio comunale (anche tra i banchi dell’opposizione, dove mancava quasi tutto il centro destra) di fine Giugno 2016. ( Qui il verbale di deliberazione del consiglio comunale )

Quel giorno il Movimento 5 Stelle – gli unici ad aver fatto una forte azione politica a Tarquinia a sostegno dell’acqua pubblica – espresse il suo voto contrario con una dettagliata dichiarazione che chiedeva il rispetto del Referendum sull’acqua del 2011 e auspicava l’attuazione della legge regionale 5/2014 sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, che Zingaretti continua ad ostacolare!
A quel tempo, lo sappiamo, la Lega non aveva ancora fatto la sua comparsa in città, ma di certo non ci ricordiamo nessuna azione politica del centro destra, che oggi in parte indossa la casacca leghista, volta a contrastare il passaggio a Talete Spa, che rammentiamo essere una società di diritto privato fortemente controllata dalla politica che non brilla certo per la sua gestione finanziaria ed economica.
Oggi, la pessima gestione di Talete Spa, indebitata per milioni di euro, deve necessariamente attingere dalle nostre tasche per poter tirare avanti. A farne le spese saranno come al solito i cittadini e le imprese (vedi aumento dei costi di gestione della piscina comunale, attualmente chiusa).
Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a contrastare questa scellerata gestione di un bene pubblico come l’acqua a tutti i livelli istituzionali, come abbiamo dimostrato in sede comunale, regionale, e nazionale con il progetto di legge sull’acqua pubblica a firma M5S che sarà presto discusso in Parlamento.  

domenica 9 dicembre 2018

Casette dell’acqua, che fine faranno?

Sono passati circa quattro mesi da quando il M5S di Tarquinia denunciò la mancata manutenzione delle due “casette dell’acqua” presenti nel nostro comune, a cui fece seguito l’immediata chiusura degli erogatori da parte dall’amministrazione che tolse di fatto un servizio utilizzato da molti tarquiniesi. Da quel momento il silenzio: nessuna comunicazione da parte del comune né dalla Logica srl, la società produttrice e gestrice delle casette.  Attualmente sono molti i cittadini rimasti con le tessere prepagate ancora cariche, senza sapere come utilizzarle, così come gli esercenti che avevano in carico la vendita delle tessere. Ma la cosa più grave rimane la chiusura di un servizio molto importante per i cittadini, e anche per l’ambiente. Sono ingenti infatti i quantitativi di bottiglie di plastica che finiscono tra i rifiuti, e spesso nelle discariche, che potrebbero essere facilmente abbattuti incentivando il consumo di acqua pubblica e l’uso di bottiglie di vetro.
Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia, sempre attento alla potabilità dell’acqua e alle buone pratiche per l’ambiente, chiede l’attenzione del Commissario sul problema delle casette dell’acqua, affinché si adoperi per il ripristino del servizio.

mercoledì 31 maggio 2017

Ernesto Cesarini su Acqua Pubblica e Beni Comuni a Tarquinia

L’intervento integrale del candidato sindaco del M5S di Tarquinia, Ernesto Cesarini, durante il convegno sull’acqua pubblica organizzato il 18 marzo 2017 alla sala grande degli Agostiniani

 

martedì 21 marzo 2017

Acqua pubblica, Cesarini: "serve un servizio idrico basato su forme pubbliche di gestione"

L’assessore Ranucci mi ha posto alcune domande sulla gestione del servizio idrico. Gli rispondo e gli rammento che ha condiviso con il suo sindaco la responsabilità di cederne la gestione a Talete, la scorsa estate, senza opporre resistenza. Motivi ne avrebbe avuti: Mazzola sta usando la parola “baratro” per descrivere il dissesto finanziario di Talete e lui, l’assessore, nell’elencare le misure che adotterebbe in caso di vittoria per controllare la gestione del servizio idrico, mette nero su bianco l’esistenza di criticità che lo legano a quella responsabilità; parla infatti di mancanza dei “criteri previsti dalla legge”, di “bollette pazze”, di “disagi, allarmismi e dilettantismo allo stato puro” e di “sprechi”.

Un’amministrazione accorta, che avesse agito da buon padre di famiglia, si sarebbe opposta (come fatto da altri Comuni) e se necessario avrebbe subìto il commissariamento del servizio idrico, pur di non consegnarlo a chi versa in tale stato. É fuori discussione che la gestione pubblica dell’acqua offra maggiori garanzie, così si avvicinano le elezioni e tutti diventano improvvisamente sostenitori dell’Acqua Pubblica, anche Ranucci; accade però che il partito dell’assessore, in questi anni non abbia fatto altro che agevolare a tutti i livelli (Nazionale, Regionale, Provinciale e Comunale) la privatizzazione del servizio idrico, per ultimo con il decreto “Sblocca Italia” del governo Renzi. Non è stata da meno la Regione Lazio, sempre a guida PD, che ritarda l’attuazione della legge regionale n.5/2014, “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.

Ranucci forse non sa che questa legge, d’iniziativa popolare, a distanza di tre anni dalla sua approvazione, è stata “bloccata” dal suo partito che non ha messo mano ai necessari decreti attuativi. La legge prevede infatti la definizione dei nuovi Ambiti di Bacino Idrografico (ABI) – in sostituzione degli attuali ATO (Ambiti di Bacino Ottimale) – e apre la strada a forme di gestione più diretta da parte degli enti locali.

Se Tarquinia mi sceglierà come sindaco, attiverò una forte azione politica, incentrata sull’attuazione della legge regionale n.5/2014, per uscire prima possibile dalla convenzione con Talete e ricostruire un servizio idrico basato su forme pubbliche di gestione, rafforzate dall’aggregazione in Consorzi di Comuni. A me e ai miei concittadini non va giù che, con un servizio idrico più scadente di quello comunale, dobbiamo subire una bolletta più salata e pagare i dirigenti di Talete circa 160.000 euro all’anno. Dirigenti che, tra l’altro, potrebbero rivelarsi sensibili ai suggerimenti di questo o quel politico, quando con tutta la libertà di una gestione privata insindacabile dai cittadini, assumono personale e gestiscono appalti e forniture.

Oggi arriva ACEA; il sindaco se ne è dichiarato convinto tifoso, manifestando così una volontà di privatizzare il servizio idrico che parte di lontano, per cui, mentre l’amministrazione comunale avvicinava Tarquinia al “baratro” di Talete, Mazzola pensava già alla scialuppa di salvataggio ACEA. E Ranucci? Voleva solo portare il servizio idrico di Tarquinia nel “baratro” di Talete o aveva anche lui in mente ACEA? Nell’ultima esternazione ha rinnegato il suo sindaco e ha scelto il “baratro”. La città, mazziata, ancora una volta non ringrazia.

Ernesto Cesarini

mercoledì 15 marzo 2017

Incontro e dibattito: Acqua Pubblica e Beni Comuni

Acqua Pubblica e Beni Comuni, è il titolo dell’incontro-dibattito organizzato dal Movimento 5 Stelle di Tarquinia che si terrà sabato 18 marzo alle ore 17:00 a Tarquinia nella sala degli Agostiniani (ex-biblioteca comunale) alla Barriera S. Giusto.

L’acqua pubblica è uno dei nostri temi più cari, che in questi anni ci ha visti impegnati a tutti i livelli istituzionali per il rispetto della volontà referendaria, e per una gestione pubblica del servizio idrico. Si parlerà quindi di soluzioni possibili e alternative alla gestione privata, di Talete Spa e bollette, ma anche dell’importanza di difendere i beni comuni dalle logiche di mercato.

Interverranno il candidato sindaco del M5S di Tarquinia Ernesto Cesarini, l’ex sindaco di Corchiano e presidente dell’ass. comuni virtuosi Bengasi Battisti, la parlamentare Federica Daga, e la consigliera M5S Lorena Ciucci.

La cittadinanza è invitata a partecipare

TARQUINIA, SABATO 18 MARZO 2017, ORE 17.00
SALA GRANDE EX BIBLIOTECA
BARRIERA S. GIUSTO

sabato 11 marzo 2017

I privati entrano in Talete Spa: Ranucci sta con Mazzola o con l'acqua pubblica?

Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia ha diffidato il presidente della Provincia Mauro Mazzola aderendo, con la firma del portavoce comunale Marco Dinelli, alla diffida proposta dal Comitato viterbese “Non ce la Beviamo”, con l’obiettivo di difendere un bene primario come l’Acqua dalle logiche del mercato e quindi dall’ingresso di ACEA tra i soci di Talete Spa, in quanto in contrasto con norme statutarie, regionali e nazionali.

Crediamo che l’acqua sia un bene troppo importante per affidarlo a soggetti privati, e che la sua gestione debba essere totalmente pubblica, attraverso consorzi di Comuni o aziende speciali. Un principio che, malgrado l’esito referendario e la legge di iniziativa popolare n. 5/2014 della regione Lazio, viene costantemente messo a repentaglio da una linea politica nazionale e locale che si muove per dare ai privati i guadagni certi provenienti dalla gestione di servizi cui i cittadini non possono fare a meno.

A Tarquinia c’è dell’altro. Il candidato sindaco del M5S Ernesto Cesarini dichiara: “L’amministrazione Mazzola ha ceduto il servizio idrico a Talete, senza opporre resistenza, pur sapendo che la società si trova “sull’orlo del baratro”. Quale sindaco accorto affiderebbe il più delicato dei servizi a una società in dissesto finanziario? Mazzola inoltre, in tema d’acqua s’è da poco dichiarato incapace di spendere bene i soldi dei Tarquiniesi, ammettendo che i dearsenificatori acquistati da lui e la sua giunta, nonostante le costose manutenzioni annuali di cui necessitano, perdono rapidamente la capacità filtrante.”

L’impegno del M5S per la ripubblicizzazione dell’acqua e contro la gestione privata è un punto fermo, e sarà un punto fondamentale del programma elettorale; di contro la politica di Mazzola per agevolare i privati è sotto gli occhi di tutti.

Ci chiediamo, invece, quale è la posizione al riguardo del candidato sindaco del PD Anselmo Ranucci, che durante le sue recenti interviste ha più volte dichiarato che la gestione dell’acqua rimarrà totalmente pubblica: aderisce anche lui alla diffida oppure condivide la linea Mazzola di privatizzazione del servizio idrico?

M5S Tarquinia

giovedì 23 febbraio 2017

Bollette acqua: il sindaco faccia chiarezza sulle tariffe Talete applicate per il 2016

Il sindaco Mazzola, come al solito, non entra nel merito e non risponde alle domande scomode sulla nuova bolletta Talete Spa. Ad esempio non ha risposto come mai, nel mese di gennaio appena trascorso, non abbia emesso ordinanza di NON potabilità dell’acqua distribuita nel Centro Storico di Tarquinia e in località Pantano, nonostante le analisi ufficiali della ASL abbiano sforato i livelli di arsenico ammessi dalla legge.
Siamo felici che a febbraio l’acqua risulti di nuovo potabile, ma siamo preoccupati che la cessione del servizio idrico alla società Talete, decisa dall’attuale amministrazione PD, abbia da subito portato questi gravi disagi: un aumento sostanziale di tutte le tariffe idriche, e uno sforamento dei valori di arsenico nel mese di gennaio. Sono quindi questi i grandi vantaggi portati dalla cessione del servizio ai professionisti della Talete Spa?

E cosa ci dice il sindaco riguardo l’ultima bolletta dell’acqua relativa all’anno 2016, dove la Talete Spa ha applicato in maniera retroattiva le nuove tariffe per tutti i 12 mesi dell’anno, quando invece il servizio è stato preso in carico operativamente solo a ottobre 2016?

Nella delibera di cessione del servizio idrico di giugno scorso, si legge bene che “la Talete rimborserà il Comune di tutti i costi sostenuti (personale, mutui, energia elettrica, ecc.) attribuibili al Servizio idrico integrato 2016, prestato dallo stesso Comune nel periodo antecedente al trasferimento del servizio (01.07.2016)…”, ma chi rimborserà i cittadini di Tarquinia per l’eccedenza pagata nei i primi sei mesi dello scorso anno, quando la gestione era ancora comunale?

Invece di pensare costantemente a Civitavecchia, dove non hanno problemi di arsenico e risparmiano 140 mila euro l’anno (rispetto a Tarquinia) per la sostituzione dei filtri del loro dearsenificatore, il sindaco Mazzola si preoccupi della qualità della nostra acqua, che grazie alle sue scelte amministrative sembra essere diventata meno “dolce” e più “salata”.

giovedì 6 ottobre 2016

Analisi potabilità alle Casette dell’Acqua, chiediamo lumi al sindaco

casetta-acqua-tarquiniaChe fine hanno fatto le analisi di laboratorio che venivano affisse regolarmente alle Casette dell’acqua? Sono mesi che i cittadini di Tarquinia non hanno accesso ai dati relativi alla qualità dell’acqua erogata nei punti di approvvigionamento installati nel territorio comunale.

Il M5S di Tarquinia ha depositato un’interrogazione rivolta al sindaco Mazzola per avere dei chiarimenti riguardo la distribuzione di acqua potabile attraverso le cosiddette “Casette dell’acqua”.

In particolare chiediamo all’amministrazione se la  Logica Srl abbia fatto pervenire al Comune i risultati delle analisi  chimiche di laboratorio che devono essere effettuate mensilmente dalla concessionaria in regime di autocontrollo. Chiediamo, inoltre,  se vi siano ulteriori analisi di laboratorio attestanti che l’acqua erogata dai distributori non sia alterata da agenti esterni o cariche batteriche e conservi i requisiti di potabilità.

La convenzione quinquennale a titolo gratuito con la società Logica Srl era stata siglata nel 2012, e prevedeva l’installazione e gestione di quattro punti di approvvigionamento di acqua potabile per uso alimentare secondo i parametri di legge. Ad oggi, solo  due dei quattro punti di approvvigionamento risultano essere stati installati.

martedì 28 giugno 2016

Mazzola e la maggioranza consegnano l'acqua alla gestione privata, un altro schiaffo alla volontà dei cittadini

acqua_pubblica_tarquiniaNel consiglio comunale del 21-06-2016 non si è parlato solo di bilancio di previsione. L’amministrazione ha infatti consegnato il Servizio Idrico comunale alla Talete S.p.A, e dal 1° luglio prossimo la gestione dell’acqua a Tarquinia passerà nelle mani di una società di diritto privato.
La gestione dell’acqua e la pubblicizzazione del servizio è uno dei temi più cari al M5S e legato all’esercizio della democrazia nel nostro paese. Vogliamo quindi portare all’attenzione dei cittadini due fatti che questa amministrazione ha ignorato (come già dimostrato col voto contrario al nostro ordine del giorno sulla ripubblicizzazione del servizio idrico presentato a maggio del 2015):

  • Con il referendum abrogativo del 2011 sull’acqua pubblica, il 95% di oltre 27 milioni di italiani, (a Tarquinia circa il 96% di 7.500 cittadini) si sono nettamente espressi a favore di una gestione pubblica del servizio idrico (consorzi o aziende speciali) per assicurare un controllo democratico di un bene indispensabile per la vita di ognuno;
  • La “pubblicità” dell’acqua è sancita dalla Legge Regionale n.5 del 2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, che è legge di iniziativa popolare, partita dal basso con la partecipazione attiva di comitati, associazioni, sindaci che hanno depositato la legge in consiglio regionale dove poi è stata votata all’unanimità.

Esiste quindi un chiaro volere popolare che è di fatto ignorato a tutti i livelli istituzionali:

–  dal Governo, che con il Decreto Sblocca Italia sta aggredendo i beni comuni,

–  dalla Regione, che non rende operativa predetta la legge 5/2014

–  ed infine dai Comuni, che chiedono l’affidamento del servizio a società di diritto privato come la Talete spa.

La Talete S.p.A si presenta con una grave esposizione debitoria, nota a tutti, causata da un decennio di mala gestione, a cui tutti i partiti hanno preso parte. E’ innegabile come Talete S.p.A. abbia, fino ad oggi, gestito in modo gravemente negligente il servizio idrico integrato, oltre a non aver predisposto ed attuato adeguate misure di contenimento e risanamento del debito.

Ma non è tutto! Il “Piano di Azione per il Rilancio Competitivo Aziendale” predisposto dalla Talete graverà ancora una volta sui cittadini che, come già successo in altri comuni della provincia, vedranno un ulteriore incremento della bolletta dell’acqua. In sostanza è sempre la vecchia storia: a pagare per la gestione scellerata portata avanti dai partiti siamo sempre noi cittadini!

Ma a rendere più chiara la gravità della situazione è il recente avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’operazione di partnership di Talete S.p.A. con altre società, ovvero l’apertura ad investitori privati, già caldeggiata dal presidente dell’ATO1 di Viterbo, nonché sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola. Un vero schiaffo a tutti quei tarquiniesi che nel referendum del 2011 si espressero contro l’affidamento del servizio idrico a soggetti privati o società pubbliche con partecipazione privata.

Di seguito pubblichiamo il verbale della delibera, con presenze e votazioni:

Verbale di deliberazione trasferimento servizio idrico integrato a Talete S.p.A.

 

mercoledì 23 gennaio 2013

Arsenico nell'acqua: problemi e soluzioni

Sabato 26 Gennaio alle ore 18,00 presso la sala conferenze dell’hotel All’Olivo di Tarquinia il M5s di Tarquinia organizza un incontro-dibattito sul tema “Arsenico nell’acqua: problemi e soluzioni”, dove il Dott. Giovanni Ghirga dei “Medici per l’ambiente” ci relazionerà sulla grave situazione sanitaria in cui versa la Tuscia, spiegandoci le cause e l’origine dell’emergenza arsenico.
Interverranno i candidati alla Regione ed al Parlamento del M5S Tuscia

lunedì 21 gennaio 2013

L'Arsenico come l'Aviaria: l'ultima "sparata" di Mazzola

 

Se il Sindaco Mauro Mazzola sorride amaramente alla notizia dell’azione legale che stiamo promuovendo presso i cittadini a titolo di risarcimento per il danno biologico provocato dall’arsenico e per l’abbattimento della bolletta dell’acqua, noi non sorridiamo affatto di fronte alle recenti affermazioni del Sindaco al consiglio comunale di Mercoledì scorso, dove in risposta ad alcune richieste di chiarimento del nostro portavoce Cesare Celletti in merito all’emergenza sanitaria dell’Arsenico – all’ordine del giorno non erano stati inseriti punti al riguardo – ha  minimizzato il problema paragonandolo ad una bufala simile all’emergenza aviaria di alcuni anni fa. Inoltre il Sindaco ha sostenuto che ogni cittadino “intelligente” non possa ritenere realistica la dannosità dell’arsenico nella nostra acqua che “da un minuto all’altro” diventa fuorilegge, ed ha di seguito dichiarato “sciacallaggio” l’operato del Movimento 5 Stelle che, tramite l’informazione e la trasparenza, da più di un anno cerca di mettere in guardia Lui e la popolazione intera.
Inutile dire che le dichiarazioni della massima Autorità Sanitaria Locale, nonché ancora oggi unico gestore del servizio idrico di Tarquinia, ci lasciano basiti e ci preoccupano. Il sindaco Mazzola fa finta di non capire, o non capisce, che il problema sanitario dell’arsenico esiste nella Tuscia da molti anni, e che prima eravamo soltanto in DEROGA dalla Comunità Europea. Il primo Gennaio 2013 l’ultima deroga è scaduta, senza che l’amministrazione abbia mosso un dito in questi anni per risolvere l’emergenza, spendendo enormi quantità di denaro pubblico in opere di secondaria utilità.

venerdì 11 gennaio 2013

Arsenico, il M5S Tarquinia promuove un'azione legale

Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia, a seguito dell’ordinanza n. 8194 del 29-10-2011 che limitava l’utilizzo dell’acqua ai bambini al di sotto dei tre anni di età, alle donne incinta e alle industrie alimentari per via del superamento del limite di 10 µg/lt indicato dalla legge, e della recente ordinanza N. 8507 del 02-01-2013 di non potabilità dell’acqua su tutto il territorio comunale (ad esclusione del Lido di Tarquinia), si fa promotore di un’azione legale finalizzata alla richiesta di un risarcimento del danno subito da ciascun cittadino, sia economico che biologico.

Ogni cittadino interessato potrà aderire gratuitamente a questa iniziativa. Per tutte le informazioni e per l’adesione la nostra sede in Via Mazzini n. 10 è aperta il Martedì e il Venerdì mattina dalle 11,00 alle 13,00 (oppure tutti i pomeriggi dalle 16 alle 18 presso lo Studio Legale Ventolini, Via Mazzini 2).
Saremo inoltre presenti questo Sabato e Domenica pomeriggio con un banchetto informativo a piazza Cavour. E’ possibile aderire gratuitamente: dalle 11,00 alle 13,00 il Martedì ed il Venerdì presso la nostra sede in Via Mazzini 10.