martedì 29 marzo 2016

Il M5S Tarquinia riconferma il mandato al consigliere portavoce Marco Dinelli

Marco_Dinelli_consiglierem5sL’assemblea degli attivisti del M5S di Tarquinia ha recentemente riconfermato il mandato di portavoce al consigliere comunale Marco Dinelli il quale, trascorsi venti mesi dal suo incarico, ha regolarmente presentato in assemblea le sue dimissioni come da impegno preso precedentemente con il gruppo.
Dopo un’attenta disamina del lavoro svolto da Dinelli come portavoce, l’assemblea ha riconosciuto la piena disponibilità del consigliere nei confronti del gruppo, la sua regolare presenza ai consigli comunali e la pronta rappresentanza in Comune di tutte le istanze e proposte provenienti dagli attivisti. In virtù di tali considerazioni l’assemblea, all’unanimità, ha chiesto al consigliere Dinelli di ritirare le dimissioni per consentire la proroga del mandato fino alla naturale scadenza, ormai vicina.
Dinelli, dopo un breve confronto con l’assemblea, ha accettato ringraziando gli attivisti per la fiducia accordatagli, ed impegnandosi a finire il mandato di portavoce con la stessa serietà e responsabilità. Ringraziamo a nostra volta Marco Dinelli per la sua disponibilità augurandogli un buon lavoro in questo anno che ci separa dalle prossime elezioni amministrative.

Movimento 5 Stelle di Tarquinia

domenica 13 marzo 2016

L'Acqua Non si Vende. Campagna di sensibilizzazione per l'acqua pubblica

viterbo_banchetto_acqua_pubblicaIl Movimento 5 Stelle è da sempre in prima linea nel sostenere la battaglia per l’acqua pubblica. Un principio che, malgrado l’esito referendario, viene costantemente messo a repentaglio da una linea politica nazionale e locale che si muove in tutt’altra direzione.

Ne siamo testimoni, purtroppo, anche nei comuni della provincia di Viterbo, dove si sta  valutando il possibile ingresso di soggetti privati in Talete Spa, in barba alla volontà  dei cittadini espressa con il referendum del 2011 con il quale hanno detto SI alla gestione pubblica del servizio idrico!

Non possiamo accettare una simile decisione che affosserebbe anche la possibilità di adesione dei comuni del viterbese, tra cui Tarquinia, alla legge di iniziativa popolare n. 5/2014 della regione Lazio, che prevede invece la possibilità di una gestione totalmente pubblica di questo importante bene comune.

Scelta ancor più assurda se si considera che circa 77 comuni della provincia di Frosinone  hanno avviato una serie di iniziative per uscire dalla società ACEA per inadempienze e ripetute violazioni contrattuali e di servizio, la stessa che per effetto del decreto “sblocca Italia” avrebbe alte possibilità di essere il socio privato che interverrebbe in Talete. Insomma mentre altre realtà vogliono uscire, per esperienza fatta, dalla gestione privata, i sindaci della nostra provincia si muovono il “leggera” controtendenza.

A Tarquinia, poco meno di un anno fa, abbiamo presentato in Comune un Ordine del Giorno che impegnava la giunta e il Sindaco a sollecitare la Regione all’ultimazione dell’iter legislativo della legge n. 5/2014 che prevede la ripubblicizzazione dell’acqua e di impedire, altresì, il passaggio forzato del servizio idrico comunale alla Talete Spa, proposta che è stata naturalmente bocciata dalla maggioranza!

Per questi motivi il M5S sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione sul tutto il territorio della Tuscia, contro la scelta scellerata della privatizzazione, illustrando le nostre proposte alternative.

domenica 6 marzo 2016

Trasversale Nord: la comunità di Tarquinia deve essere coinvolta in un dibattito pubblico

convegno-orte-civitavecchia-m5s-slideNel recente Consiglio Comunale sulla Trasversale, l’Amministrazione si è messa in tasca una delibera a proprio uso e consumo, fissando i paletti del recinto entro cui si muoverà la commissione permanente varata con la delibera stessa, che manderà in scena la “partecipazione secondo Mazzola” dopo la trovata del “consiglio comunale quasi aperto”.

In questo contesto ci tocca anche rispondere alle accuse mosse dalComitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia”. Non ci piace la polemica, ma meritano chiarezza i cittadini che in questi giorni sono stati bombardati da tanti articoli e prese di posizione dei partiti locali, che in consiglio comunale però non si sono opposti alla delibera sulla Trasversale ma anzi l’hanno legittimata con voto favorevole.

La posizione del Movimento 5 Stelle di Tarquinia sulle questioni ambientali è netta contro il consumo di suolo e a favore della tutela della salute e del territorio. Siamo convinti che sulla Trasversale, per la sua capacità devastante, solo la Comunità direttamente interpellata si possa esprimere. Per questo motivo abbiamo proposto il Consiglio Comunale Aperto e presentato degli emendamenti, bocciati dalla maggioranza, che introducevano nella delibera il Dibattito Pubblico come metodo per definire la volontà di Tarquinia. Ma questo è incompatibile con una gestione privatistica del potere. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità a collaborare sulla proposta di delibera al Comitato per il diritto alla mobilità, la risposta è stata “nel pomeriggio vi contatteremo per gli emendamenti” … ancora li stiamo aspettando!

Riguardo gli emendamenti del centro-destra a cui ci siamo astenuti: Il primo lo abbiamo ritenuto incoerente con la tutela del territorio sostenuta dal M5S di Tarquinia perché avalla la “messa in sicurezza ed adeguamento della sede stradale della SS 1 bis”, che tradotto significa l’adeguamento dell’attuale Aurelia Bis ad una classe superiore, ivi compresa una superstrada a 4 corsie, con un trattamento simile a quello riservato all’Aurelia, che è stata “adeguata”. Le nostre prese di posizione precedenti e gli emendamenti presentati sono contrari a tale ipotesi.
Per il secondo emendamento, stessa cosa: proponiamo da mesi il dibattito pubblico in tutte le sedi; astenendoci ci siamo rifiutati di avallare la logica di selezionare gli interlocutori, che l’Amministrazione sta portando avanti da tempo, lasciando fuori tutti gli altri. Il nostro emendamento sull’inserimento del dibattito pubblico è stato bocciato dal Consiglio comunale, così come quello sulla revisione dell’Analisi Multicriteri che tenesse conto di altre soluzioni possibili per dare risposta alla domanda di mobilità, ma a quanto pare questo non ha destato molta indignazione.

Constatiamo con amarezza che per l’ennesima volta si cerca di trasformare un’emergenza territoriale in un terreno di scontro, attaccando con polemiche sterili l’unico soggetto politico che si è espresso a tutela di tutto il territorio proponendo degli emendamenti che, se approvati, avrebbero profondamente trasformato la delibera, in linea con le osservazioni dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste e promuovendo la partecipazione pubblica. Non se ne può veramente più dei soliti “più bravi di tutti” che invece di unire il fronte lo spaccano. Ce ne faremo comunque una ragione.
Daremo appuntamento ai cittadini quanto prima per proseguire il lavoro iniziato il 20 febbraio all’incontro pubblico coerentemente annunciato e svolto, dove la possibilità di intervenire è stata un diritto per tutti e non una concessione.

M5S Tarquinia

mercoledì 2 marzo 2016

Consiglio “quasi aperto” sulla Orte-Civitavecchia: bocciate le proposte del M5S per l’inserimento del Dibattito Pubblico e la tutela dei Beni paesaggistici

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Brutto spettacolo il Consiglio Comunale di lunedì sulla Trasversale Nord. Il sindaco Mazzola e i suoi fidati si sono inventati il “consiglio comunale quasi aperto”, quello che s’improvvisa lì per lì, dando la parola a qualcuno dei presenti in base alla convenienza del momento, senza annunciarne uno ufficialmente aperto, che avrebbe dato una chiara indicazione che la Superstrada rappresenta un’emergenza ambientale da codice rosso; la maggioranza ha paura di dire alla città che stiamo affrontando la situazione con un sindaco a mezzo servizio, che fa scrivere delibere terribili e intanto pensa a come potrà vendere la pelle dell’orso (la nostra) a Viterbo da Presidente della Provincia.

È bene che i cittadini sappiano che cosa è stato realmente votato dal Consiglio, a cui il M5S s’è opposto presentando quattro emendamenti, tutti bocciati dalla maggioranza, che chiedevano: l’inserimento del dibattito pubblico per valutare tutte le ipotesi di tracciato; la revisione complessiva dell’analisi Multicriteri, comprensiva di ipotesi zero e di un progetto per la messa in sicurezza della SS 1Bis; una maggiore tutela della comunità di Tarquinia e del suo patrimonio archeologico e paesaggistico.

Il consiglio comunale ha dato il contentino agli agricoltori riuniti nei vari comitati che difendono legittimamente la propria terra, ma nessuno ha difeso, se non il Movimento 5 Stelle, la terra di tutti. Questo rende Tarquinia più debole, perché ad una comunità cui manca un pensiero collettivo possono fare ogni cosa. Il territorio è tutto importante e, prima dell’ennesima devastazione, Tarquinia dovrebbe esigere la prova provata che non ci sono alternative, che l’opzione di sola messa in sicurezza della SS1 Bis rafforzata dalla possibile riattivazione della Ferrovia Civitavecchia-Orte non è praticabile, che Tarquinia è pronta ad alzare muri per non subire lo scempio annunciato di una nuova lacerante ferita.

Un film già visto nel 2008 per l’autostrada: l’alternativa c’era e l’allora Ministro Matteoli, poi finito nello scandalo del Mose a Venezia, fece di tutto per non far mettere in sicurezza l’Aurelia, con l’ampliamento a quattro corsie dei tratti a due, che avrebbe reso inutile la trasformazione dell’Aurelia in A12. Mazzola fu complice: nessun dibattito pubblico e un colpo di mano con una delibera vergognosa che ci regalò, fino all’eternità, l’autostrada in mezzo alle nostre case.

Adesso il film viene replicato, e nella sala consiliare solo il M5S ha detto: “non ci sto”, votando contrario alla delibera. Tutti gli altri hanno detto sì a un tracciato che l’ANAS può piazzare anche al posto dell’attuale SS1 Bis, vicino all’abitato, alla Necropoli e alla Civita; è il famigerato “tracciato viola”, ma aggravato dalla disponibilità data con la delibera a metterlo in superficie e non più in galleria. Grazie consiglieri, i cittadini dovranno nuovamente organizzarsi da soli per avere un vero dibattito pubblico.

 

I NOSTRI EMENDAMENTI
(Bocciati con voto contrario della maggioranza: Mazzola, Palmini, Capitani, Valeri, Baldoni, Gentili, Rabuffi, Torricelli, Regolo)
 – emendamento 1 Messa in sicurezza SS1bis e Opzione Zero – CC trasversale
 – emendamento 2 Dibattito pubblico – CC trasversale
 – emendamento 3 Qualità vita – CC trasversale
 – emendamento 4 Passaggio e Patrimonio Unesco- CC trasversale
LA DELIBERA COMUNALE SULLA ORTE-CIVITAVECCHIA (Senza gli emendamenti approvati)
IL PARERE DELLA DIREZ. URBANISTICA REG. LAZIO SUI PROGETTI DI TRACCIATO (Nostro accesso agli atti in Regione)