martedì 29 dicembre 2015

Centrale a carbone: Tarquinia nomini il proprio rappresentante nell'Osservatorio Ambientale previsto dalla legge!

osservatorio-ambientale-centrale-tvnTarquinia è membro di diritto dell’Osservatorio Ambientale istituito nel 2010 presso la Regione Lazio, per contrastare l’inquinamento attorno alla centrale a carbone di Civitavecchia. La sua costituzione fu una conquista dei territori contenuta nel Decreto VIA (Valutazione Impatto Ambientale) 680/2003 ma la nostra città deve ancora nominare il proprio rappresentante nell’Osservatorio, di cui fanno parte i massimi organismi statali e regionali di tutela dell’ambiente e della salute delle popolazioni. A fronte di un impianto che brucia ogni giorno più di una nave di carbone (oltre 10.000 tonnellate) l’Osservatorio è un presidio contro l’inquinamento e parteciparvi è fondamentale per tutelare la nostra comunità. Mercoledì mattina 30 dicembre, il Consiglio Comunale di Tarquinia potrà rimediare, grazie alla mozione depositata dal portavoce del Movimento 5 Stelle di Tarquinia, Marco Dinelli.

La mozione vuole impegnare il sindaco e la giunta a partecipare al vero osservatorio ambientale della centrale TVN di Civitavecchia, quello previsto dalla legge: “Chiediamo semplicemente che vengano ottemperate le prescrizioni previste dalla VIA. E’ incredibile che il Comune di Tarquinia non abbia ancora provveduto a nominare il proprio rappresentante nell’Osservatorio, preoccupandosi soltanto di partecipare a quello finanziato con i fondi Enel!” Dichiara il consigliere Dinelli.

Sull’argomento interviene anche la consigliera regionale Silvia Blasi; “L’unico Osservatorio Ambientale è quello istituito dalla Regione Lazio il 25 Marzo 2010 con la Determinazione n.B1757. Il Dott. Marsili, che presiede il Consorzio dei Comuni finanziato dall’Enel per la gestione di un osservatorio ambientale, a cui aderisce anche Tarquinia, ha messo nero su bianco che un limite all’efficacia della sua attività è rappresentato “dall’incertezza nel valutare dati ricavati da rilevazioni non al di sopra delle parti”.  È ovvio allora che si tratta solo di un carrozzone, peraltro non riconosciuto dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Ambiente.”

Nella mozione del M5S si chiede inoltre di prendere tutte le iniziative necessarie affinché il rappresentante del comune di Tarquinia nell’Osservatorio venga indicato tra persone di alto profilo professionale afferenti all’Università degli Studi della Tuscia al fine di garantire competenza scientifica e conoscenza del territorio.

Data l’importanza dell’argomento si invita tutta la cittadinanza, i comitati, e le associazioni degli agricoltori a partecipare.

MOZIONE M5S partecipazione Osservatorio ambientale Regionale

REGIONE_LAZIO_Determinazione_n_B1757_del_25_03_2010

giovedì 17 dicembre 2015

Raccolta Differenziata: "i contributi CONAI delle frazioni differenziate vadano a beneficio dei cittadini"

chi-prende-i-contributi-conaiParlare di “monnezza” infastidisce il sindaco Mazzola, soprattutto quando i cittadini partecipano alla vita pubblica di Tarquinia con proposte circostanziate. È molto probabile che nel suo DNA il gene della partecipazione manchi proprio! Il M5S ha denunciato la fallimentare gestione della raccolta rifiuti qui a Tarquinia – attraverso i dati e i numeri – e il sindaco risponde di preoccuparsi di altri luoghi (!) Gli ricordiamo che siamo cittadini di questa comunità e vogliamo partecipare attenti alla vita della città, per non essere testimoni ignavi delle politiche costose, portate avanti senza risultato dall’Amministrazione Mazzola.

Ha una bella faccia tosta a spacciare come fulgido esempio di oculata gestione, dopo l’inferno della Multiservizi, l’appalto per la raccolta rifiuti con un esborso di 10.000.000 di euro in 5 anni. Creata dal centrodestra che aveva aperto le danze, la partecipata comunale (100%) durante la sua gestione dei rifiuti ha visto ballare allegramente per ultimo sulla poltrona di presidente un esponente del centrosinistra, e l’attuale sindaco di Tarquinia ne trascina intonse tutte le responsabilità politiche, e non può vendere come buona moneta l’aver fatto qualcosa in tema di raccolta differenziata, rispetto al quasi nulla della Multiservizi.

Invece deve dire Mazzola perché con l’appalto che si sta chiudendo ha “regalato” all’appaltatore gli introiti dei contributi CONAI della vendita delle frazioni differenziate (carta, vetro, plastica, alluminio…), che avrebbe potuto utilizzare per ridurre la bolletta alle famiglie. Perché sono finiti in altrui tasche?
E dove sono le “incisive” campagne informative che per tutto l’arco dei cinque anni avrebbero dovuto garantire la sensibilizzazione e la partecipazione della cittadinanza?

Il nostro giudizio non si limita al passato; il futuro appalto, secondo noi, nasconde un altro fallimento e stavolta annunciato, perché nasce di nuovo nelle segrete stanze mentre avrebbe dovuto subire un processo partecipato di miglioramento con al centro il cittadino, ricordando che anche in tema di raccolta differenziata è il protagonista principale. Sono le famiglie che attuano una gestione responsabile dei rifiuti, ed è la loro partecipazione convinta che abbatte i costi e aiuta l’ambiente. Insomma “meno bolletta e più ambiente”.

I nostri suggerimenti per migliorare il prossimo appalto vorrebbero premiare concretamente le famiglie virtuose ma sono sgraditi a chi ha in mente una gestione dei rifiuti da fare nelle segrete stanze senza partecipazione popolare.

M5S Tarquinia

domenica 6 dicembre 2015

Meno bolletta, più ambiente: ecco le proposte del M5S di Tarquinia per il nuovo bando sulla Raccolta Differenziata

5-proposte-m5s-per-migliore-raccolta-differenziataNel 2016 vedrà la luce il nuovo appalto per il servizio di igiene urbana del Comune di Tarquinia. Si parla di un appalto di cinque anni più due per un totale di circa 15 milioni di euro. Un importante servizio che tocca da vicino tutti i cittadini, sia dal punto di vista della qualità dell’ambiente in cui viviamo, sia da quello del portafogli. La TARI infatti (tariffa rifiuti) è una tassa che deve coprire tutti i costi del servizio, compreso quello dei rifiuti conferiti in discarica.

Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia ha già avviato da tempo un percorso di approfondimento sulla raccolta differenziata, attraverso gruppi di lavoro ed incontri pubblici con esperti del settore per raccogliere idee e proposte, supplendo alla completa mancanza di dibattito avviata dall’amministrazione, che continua a calare progetti dall’alto senza il confronto con i cittadini.

Quest’anno a Tarquinia, con una percentuale del 46,2% di raccolta differenziata, si è registrato l’aumento del solo 1,2% in due anni, decretando di fatto uno stop in termini di risultati, ben lontani dal famoso 65% che dovremo raggiungere entro il 2020 come previsto dalle direttive europee.

Nel 2014 i costi complessivi per il servizio di igiene urbana hanno superato i 3 milioni e mezzo di euro, traducendosi in un ulteriore aumento della già salata bolletta dei rifiuti.

Da questi dati è palese che il piano di raccolta rifiuti va completamente ripensato, e che questo appalto quinquennale è stato un fallimento pagato caro dai cittadini: i numeri parlano chiaro.

Per questo motivo il Movimento 5 Stelle intende proporre cinque importanti punti nel nuovo appalto per la raccolta rifiuti, attingendo dalle esperienze dei comuni virtuosi e dal lavoro svolto dal nostro gruppo:

1)    Estensione del servizio di raccolta differenziata porta a porta al 100% del territorio comunale di Tarquinia entro il 31/12/2017 (2 anni)

2)    Beneficio diretto da parte del Comune del 100% dei contributi CONAI per le frazioni differenziate valorizzabili (carta, plastica, vetro, alluminio, legno, acciaio) e che gli utili vengano interamente reinvestiti per il finanziamento del servizio, sgravando i cittadini da una parte del peso economico del servizio stesso (attualmente il Comune cede tutti gli introiti dei materiali differenziati alla ditta appaltatrice!);

3)    Rilancio dell’Auto compostaggio, estendendolo a chiunque faccia compostaggio domestico non soltanto con la compostiera, ma anche con altri metodi quali il cumulo o la fossa, e istituzione di uno specifico Albo dei Compostatori, che usufruiranno di sconti non inferiori al 30% sulla quota variabile della Tari;

4)    Passaggio al sistema a Tariffa Puntuale, calcolata sull’indifferenziata e sull’umido effettivamente prodotti, che incentivi gli utenti a differenziare i rifiuti,risultando particolarmente premiante nei confronti dei cittadini più virtuosi secondo il principio “chi inquina paga, chi produce meno rifiuti deve risparmiare”;

5)    Installazione nelle zone strategiche della città di Eco-Compattatori dove i cittadini potranno conferire bottiglie di plastica e lattine di alluminio ricevendo in cambio dei crediti registrati all’interno di una card (gratuita), che potranno essere usati per l’acquisto di beni alimentari oppure cumulati al fine di ridurre la propria TARI.

Queste proposte dovranno naturalmente essere attuate contestualmente ad una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, incisiva e non generica, sui motivi e i vantaggi dell’adozione della raccolta domiciliare porta a porta e sull’importanza che rivestono la differenziazione e il riciclaggio dei rifiuti, un processo importante che finora non è stato attuato né dal Comune né dalla ditta appaltatrice alla quale era stato delegato.

Porteremo questi importanti punti in commissione per sottoporle all’amministrazione con la speranza che vengano recepiti per il bene della cittadinanza, nell’ottica del buon senso, del risparmio, e di una gestione virtuosa dei rifiuti nel nostro territorio. 

Movimento 5 Stelle di Tarquinia

Guarda gli interventi dell’incontro sulla Raccolta Differenziata
“Meno Bolletta, Più Ambiente”