venerdì 5 agosto 2016

Immigrati, Silvia Blasi (M5S): No tendopoli, servono proposte concrete per accoglienza

polveriera_tarquinia2L’ipotesi della tendopoli alla “ex polveriera” di Tarquinia è la peggiore delle soluzioni. E può essere evitata soltanto attraverso delle proposte concrete. Sono in costante contatto con la prefettura di Viterbo riguardo la struttura temporanea di accoglienza migranti da realizzarsi a Tarquinia. In tutta la provincia sono ospitati circa 650 persone, il loro numero è costantemente in crescita e finora non sono stati registrati problemi di sicurezza pubblica. La possibilità di realizzare una tendopoli per ospitare circa 150 migranti nell’ex Polveriera è l’ipotesi operativa più concreta che la Prefettura sta valutando, confermando altresì il prosieguo delle attività di bonifica del sito.

Prioritariamente va riportata l’attenzione sul dramma umanitario dei migranti che continuamente sbarcano sulle nostre coste, il cui flusso, anche causa dei conflitti internazionali spesso sostenuti dal nostro governo, non farà che aumentare nei prossimi anni. Il dramma diventa emergenza nel nostro Paese e così nella nostra provincia dove le strutture idonee all’accoglienza sono scarse ed attualmente sature. Proprio in questo contesto d’urgenza faccio appello alla responsabilità di tutte le istituzioni affinché ciascuno faccia la propria parte per assicurare un’accoglienza dignitosa. E’ necessario evitare accorpamenti troppo numerosi e difficilmente gestibili da qualsiasi comunità locale in seno al viterbese, come vorrebbe invece il vergognoso piano di dislocazione migranti del Ministro Alfano. Piuttosto, vanno favoriti piccoli centri di accoglienza, tenendo conto di etnie e gruppi familiari. Per questi motivi il sito individuato a Tarquinia non si presta ad ospitare in maniera né temporanea né permanente delle persone in difficoltà, ed auspico quindi una pronta risposta degli amministratori locali a quella che è un’emergenza destinata a durare a lungo.

Silvia Blasi, Consigliera regionale M5S Lazio

lunedì 1 agosto 2016

Misure per contrastare la ludopatia, l’ennesimo stop del consiglio

ludopatiaLa nostra mozione sulla delicata questione delle sale giochi e del gioco d’azzardo non è stata discussa al Consiglio Comunale di giovedì scorso per la sopraggiunta mancanza del numero legale di consiglieri. Si tratta di un comportamento scorretto che stigmatizziamo, ricordando che al precedente consiglio, il presidente dell’assemblea Palmini aveva chiesto al consigliere M5S Marco Dinelli di ritirare la mozione, già all’ordine del giorno, per meglio affrontarla nella successiva seduta, e Dinelli aveva dato la propria disponibilità.

Il punto però non è la scorrettezza nei confronti del nostro movimento. Quello che lascia allibiti è la superficialità manifestata dai consiglieri e dal sindaco, rispetto ad un fenomeno che colpisce pesantemente e in modo patologico una fetta significativa della nostra collettività. In Italia sono circa 800.000 le persone vittime a vario grado della ludopatia e tutto quello che può essere fatto per contrastarla è meritevole e doveroso. Se la proporzione è quella, si tratta di un problema che potrebbe riguardare oltre 200 adulti di Tarquinia, che stanno lentamente scivolando in un abisso spesso irreversibile, specie se mancano opportunità concrete di sostegno alle famiglie che cercano di aiutare un famigliare caduto in un labirinto psico-emotivo senza uscita.

A Tarquinia è urgente affrontare una seria discussione sul tema perché aumentano a dismisura le nuove sale e l’ampia disponibilità di slot-machine o di “innocui” gratta e vinci. L’argomento meriterebbe un consiglio comunale dedicato, ma per ora non possiamo che registrare con rammarico la mancanza del numero legale per poterne parlare all’ultimo consiglio comunale.

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