sabato 19 agosto 2017

Tarquinia, il M5S ha presentato una richiesta di Consiglio Comunale straordinario sulla centrale a Biogas sottoscritta da tutte le forze di opposizione

È stata protocollata in data 18 Agosto dal consigliere comunale del M5S Ernesto Cesarini la richiestadi Consiglio Comunale straordinario urgente sulla nota centrale a biogas proposta  in loc Olivastro, a Tarquinia.

Dopo il NO secco di tutti i candidati Sindaci, espresso in campagna elettorale contro l’impianto, ecco che arriva puntuale la richiesta di Consiglio Comunale su proposta del Consigliere del Movimento 5 Stelle, sottoscritta da tutte le forze di opposizione.

La richiesta chiede la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario ed urgente, per dare al Sindaco il mandato di esprimere con fermezza, anche in sede di Conferenza dei Servizi per il rilascio dell’A.I.A. – prevista per il 1° settembre p.v., salvo rinvio – il  parere contrario del Consiglio Comunale alla realizzazione di un impianto di compostaggio con sistema anaerobico, per la produzione di combustibile e parziale trasformazione in energia elettrica, classificato come “impianto insalubre di 1° classe”, in Località Olivastro, su un’area che il PRG del Comune di Tarquinia destina a zona agricola.

Ora tocca al Sindaco Mencarini e al Presidente del Consiglio Arrigo Bergonzini di fare la loro parte, convocando il Consiglio Comunale in tempi brevi, vista l’importanza dell’argomento e la richiesta sottoscritta dai rappresentanti politici della maggior parte della cittadinanza, prima della conferenza dei servizi prevista per il 1° settembre.

Riteniamo che il passaggio in Consiglio Comunale con un auspicabile voto unanime, sia fondamentale come legittimo mandato per rappresentare al meglio il  NO all’impianto a Biogas, punto di forza in sede di conferenza di servizi e in tutte le sedi opportune per portare avanti questa battaglia senza se e senza ma!

M5S Tarquinia: Il comune di Tarquinia nomini al più presto un rappresentante per l’Osservatorio ambientale di TVN, presso la Regione Lazio

Continuando il proprio percorso di opposizione propositiva, il M5S ha presentato una mozione al Consiglio Comunale, per impegnare il sindaco a nominare il rappresentante di Tarquinia nell’Osservatorio Ambientale Regionale, organismo di controllo previsto dal decreto del 2003 con cui è stata autorizzata la centrale a carbone di Civitavecchia. L’Osservatorio è operativo dal 2010 e Tarquinia ne è membro di diritto. Il vecchio sindaco Mauro Mazzola, sostenitore fervido del consorzio per la gestione dell’osservatorio ambientale, quello gestito con i soldi di Enel, ha prima tentato di ostacolare la nascita dell’Osservatorio Regionale e poi ha sempre rinunciato a nominare un rappresentante, nonostante i solleciti ricevuti dalla Regione. Una scelta che ha privato la citta di un presidio tecnico fondamentale per il monitoraggio dell’inquinamento del territorio, mentre incombe la centrale a carbone di Civitavecchia con i suoi effetti negativi sugli abitanti.

Un comportamento analogo, in netto contrasto con il diritto alla salute l’hanno avuto anche i sindaci di Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere. Solo l’attuale sindaco di Civitavecchia, Cozzolino, ha nominato un proprio rappresentante nel 2015. L’atteggiamento rinunciatario dei cinque comuni – ora quattro – più inquinati dalla centrale, è significato che nell’organismo regionale sono mancati i membri più motivati a esigere il controllo della centrale di TVN, che brucia ogni giorno una nave di carbone da 10.000 t e immette ogni ora, nell’aria che respiriamo, 6.000.000 mc di fumi tossici. È bene che il sindaco Mencarini prenda prima possibile la distanza dall’evidente misfatto e la nostra mozione lo aiuterà in questo.

Questi i punti della proposta: 1) ottemperare quanto prima alle prescrizioni di legge del decreto VIA n. 680/2003 del 6.11.2003 partecipando con un proprio rappresentante all’Osservatorio Ambientale Regionale. 2) Che il rappresentante del comune di Tarquinia nell’Osservatorio venga proposto al sindaco dalla minoranza del consiglio comunale, che provvederà ad indicare un nome scelto tra la società civile e le associazioni ambientaliste del territorio. 3) Che il rappresentante del Comune di Tarquinia, oltre a partecipare alle attività proposte dagli altri enti, stimoli e promuova quanto previsto dal Decreto VIA e a denunciare altresì al Sindaco, tempestivamente, eventuali inerzie e malfunzionamenti dell’Osservatorio stesso.

Quanto sarà lungo il ciclo di vita di TVN non è dato sapere; anche se fosse vero che sia destinato ad essere breve, come capita di sentir dire, è bene che l’Osservatorio funzioni con un rappresentante del Comune di Tarquinia investito con un mandato forte, per battere i pugni e pretendere tutti quei controlli di cui abbiamo diritto per legge. Se questo significherà accelerare la morte di TVN, il sindaco Mencarini ha l’opportunità di fare la sua parte per liberare il nostro territorio.

sabato 5 agosto 2017

M5S su Biogas a Tarquinia, subito un consiglio comunale aperto

Chiediamo al Sindaco Mencarini di convocare al più presto un Consiglio Comunale aperto sulla centrale a Biogas per deliberare all’unanimità la volontà ostativa del Comune di Tarquinia a questo dannoso impianto, un parere negativo tecnico e politico da riportare poi in sede di conferenza dei servizi.

Il movimento 5 stelle di Tarquinia, dopo oltre 4 anni di impegno e di lotta politica, rende noto alla cittadinanza che il prossimo 01 settembre si terrà a Roma presso gli uffici del VIA (Valutazione impatto ambientale) la valutazione dell’ AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) del progetto proposto come impianto a biogas dal Consorzio Pellicano a cui parteciperanno tutti gli Enti pubblici preposti e invitati, che dovranno esprimere il proprio giudizio per la determinazione conclusiva della conferenza di servizi

Tra tutti gli Enti, il Comune ha chiaramente un peso decisionale molto importante, anche se al momento l’incomprensibile parere positivo del VIA della Regione del 14 febbraio u.s., dà al proponente un certo vantaggio amministrativo temporaneo alla società proponente. Ciò molto probabilmente è stato facilitato dal modus operandi dalla precedente amministrazione e quindi quella vecchia politica, che si è manifestata sempre “sorda” nei riguardi di tale problematica ambientale.

Ricordiamo che il progetto proposto come biogas dal consorzio “Pellicano” nel 2013, ha subito in itinere nel 2015 una variante a biometano che ai fini dell’idoneità urbanistica e della centrale stessa, giudicata insalubre di prima classe dalla normativa vigente, poco cambia, semmai in peggio, essendo presenti in questo ultimo progetto degli enormi serbatoi per stoccaggio ad alta pressione di gas metano molto pericolosi soprattutto per gli abitanti della località Olivastro.

Sindaco Mencarini riteniamo importante che lei si presenti in conferenza dei servizi con una delibera unanime, che traduca in un atto istituzionale la volontà politica di tutti i candidati sindaco, che durante la campagna elettorale s’erano espressi con un impegno scritto contro la centrale a biogas, senza se e senza ma. Potrà quindi, in veste di massima Autorità sanitaria locale ed avvalendosi anche del principio di precauzione, tutelare la salute dei suoi cittadini e dell’agricoltura di qualità del territorio di Tarquinia, con un mandato forte dato da tutta la città. Vista l’importanza dell’argomento e la ristrettezza dei tempi, chiediamo che venga accolta la nostra richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale apertosul tema del Biogas in località Olivastro.

martedì 1 agosto 2017

Il M5S ancora decisivo: Ritirata la proposta di regolamento per l'uso della Sala Consiliare, la discussione passa alla commissione

Tarquinia – La maggioranza ritira la proposta di regolamento per l’uso della Sala Consigliare, incalzata dalle ragioni del M5S che hanno evidenziato un regolamento non conforme ai principi sanciti nell’art. 1 dello Statuto Comunale e fatto di fretta.

Nel Consiglio precedente, maggioranza e opposizione piddina avevano bocciato la mozione presentata dal consigliere Cesarini (M5S), in quanto ritenevano importantissimo il passaggio in commissione, ma poi così non è andata: la squadra di Mencarini si è presentata in consiglio con un regolamento già pronto e non condiviso dalle altre forze politiche, ed il risultato è stato il ritiro della delibera per ridiscutere tutto in commissione (questa volta lo speriamo vivamente).

Giovedì sera, è evidentemente trapelata l’inesperienza della nuova maggioranza che ha necessitato di un secondo incontro consigliare per capire l’importanza di ascoltare un’opposizione costruttiva. Una differenza comunque palese rispetto alla totale chiusura della precedente amministrazione, che non ha mai promosso la partecipazione, timorosa della voce dei cittadini e dei suoi rappresentanti. Il consigliere Cesarini ha evidenziato che, un conto è l’uso generico della Sala Consiliare per qualunque attività non politica e un conto è restituire ai cittadini un diritto democratico fissato dallo Statuto, per il quale l’Amministrazione deve agire “garantendo e promovendo la partecipazione democratica dei cittadini”. Da leggere: “tappeti rossi per agevolare la partecipazione”.

All’attuale maggioranza imputiamo di non aver prestato da subito, la dovuta attenzione ad una rivendicazione non di parte del M5S, perché a vantaggio di tutti i cittadini, e di essersi infilata nella situazione sempre un po’ mortificante di dover ritirare una delibera.

Abbiamo apprezzato il silenzio del consigliere Olmi, segno che ha sortito l’effetto dovuto avergli ricordato la sua dichiarazione di voto favorevole del 2011 ad una mozione dell’allora consigliere Marco Tosoni, analoga a quella da noi presentata lo scorso 13 luglio. Ci aspettiamo invece che il sindaco inizi a partecipare al dibattito durante i consigli, e che non faccia “scena muta” delegando ogni intervento al presidente del consiglio Bergonzini.

Non siamo quelli dei no a prescindere, la nostra estrazione non è ideologica, votiamo le proposte, condizionati unicamente dalla voglia di cercare il bene per la nostra città.

La città ha bisogno di nuovi stimoli e vigileremo attenti sull’operato dell’amministrazione, come richiestoci da chi ha creduto in noi e come si addice alla prima forza politica di Tarquinia. Fiato sul collo ma costruttivo, come in questo caso.