martedì 26 aprile 2016

Flop della raccolta differenziata: bollette più care per i cittadini

raccolta_differenziata_tarquiniaChe faccia tosta i nostri amministratori comunali! Un anno dopo la scadenza dell’appalto quinquennale per la raccolta differenziata – con una “proroga tecnica (sic”)” che si protrarrà per un altro anno e che sospettiamo possa arrivare fino alle prossime elezioni comunali – lanciano una strepitosa campagna d’informazione al cittadino che, dati alla mano, nasconde un concetto semplice ma un po’ cattivo: è bene che siano proprio i cittadini a sentirsi in colpa per il clamoroso flop, costato in totale 13 milioni di euro, di una raccolta differenziata che non ha funzionato. L’importante è che non appaiano le colpe dell’Amministrazione Comunale, la quale avrebbe dovuto provvedere durante gli ultimi sei anni ad una capillare campagna di sensibilizzazione ed informazione (l’appalto parlava di frequenza semestrale) per educare i cittadini alla corretta gestione dei rifiuti, rendendoli consapevoli che differenziare, oltre agli indubbi vantaggi ambientali, abbatte notevolmente la bolletta perché produce la riduzione del costo di conferimento in discarica e genera proventi dalla vendita di carta, cartone, vetro, plastica, ferro, alluminio…

La messinscena degli incontri pubblici che ci aspettano a partire dal 26 aprile che cosa nasconde? L’obiettivo dell’appalto era raggiungere almeno il 60% di raccolta differenziata entro il 2013; oggi l’amministrazione Mazzola e soprattutto l’assessore Celli si presentano con un 48,9%, imputabile solo ed esclusivamente all’incapacità di suscitare la partecipazione dei cittadini per il buon funzionamento della raccolta differenziata. Il divario tra gli obiettivi e la realtà viene colmato da bollette più salate. Assessore e sindaco dovrebbero coraggiosamente ammettere che sono stati incapaci; lanciando in questi giorni la campagna informativa aggravano la loro responsabilità perché cercano di suscitare oggi, a flop avvenuto, la partecipazione del cittadino con frasi laconiche come “a voi, famiglie del Centro storico, riteniamo utile ricordare” e giù una sfilza di raccomandazioni. Ma a chi vogliono darla a bere?

Forse hanno paura che il cittadino partecipe voglia sapere troppo, e possa chiedere per esempio perché da sei anni vengono “regalati” al concessionario i proventi della vendita dei materiali differenziati (parliamo di una cifra di circa 100.000 euro l’anno), oppure perché i cittadini non sono stati adeguatamente informati della possibilità del compostaggio domestico, che da una parte avrebbe fatto risparmiare qualche decina d’euro l’anno a chi lo praticava e dall’altra avrebbe abbattuto significativamente il costo complessivo del servizio, perché conferire l’organico costa molto. Quante famiglie di Tarquinia che dispongono di uno spazio esterno sono state informate di questa possibilità? Le centinaia di compostiere inutilizzate che giacciono alla ex Cartiera sono un’altra prova schiacciante dell’incapacità dell’amministrazione di far funzionare bene il servizio di raccolta rifiuti nell’interesse del cittadino.

La corretta informazione, nel caso del compostaggio domestico, avrebbe dovuto diffondere un concetto semplice ma basilare: chi mette i rifiuti organici nel proprio piccolo pezzo di terra produce un servizio utile a tutta la collettività, perché riducendo la quantità complessiva di frazione organica abbatte le bollette di tutti. Non pubblicizzare il compostaggio domestico nel pieghevole informativo recentemente spedito alle famiglie del centro storico lascia molto da pensare, e siccome si tratta di una dimenticanza consapevole, la colpa aumenta.
Le bollette più care le dovrebbero pagare in solido il sindaco e l’assessore al posto delle famiglie, che sono già allo stremo.

lunedì 25 aprile 2016

Un Anno in MoVimento, il volantino informativo del M5S di Tarquinia

anteprima_m5s_marzo2016Decine di atti presentati in consiglio comunale, tra mozioni, interrogazioni, emendamenti; incontri con i cittadini, approfondimenti, attenzione per la salute e l’ambiente; esposti alla Procura, al Prefetto e alla Corte dei Conti. É il bilancio di un 2015 che ha visto il Movimento 5 Stelle lavorare intensamente sui punti del proprio programma: tutela del territorio e della salute, taglio della spesa, sostenibilità, migliore gestione dei rifiuti, acqua pubblica, informazione ai cittadini, partecipazione.

Intanto le botteghe dei partiti, sempre più screditati e responsabili della disaffezione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, per poter continuare a dispensare diritti sotto forma di favori, sono già in fermento, e cercano il consenso di questo o quel capobastone, in vista della scadenza del 2017.

In questo numero proponiamo una parte del lavoro svolto nel 2015 nell’interesse dei cittadini e ascoltando le loro istanze. Fatti, non chiacchiere. Il M5S a Tarquinia fa il suo dovere di opposizione: lo testimoniano gli atti presentati in Comune e l’attività propositiva e ispettiva che portiamo avanti da anni. Senza opposizione il consiglio comunale si trasforma in un “approvificio” silente e servile, svuotato di una delle due fondamentali funzioni politico-amministrative: c’è chi governa e c’è chi si oppone. Questo è tanto più necessario quando chi governa, governa male e, invece di dare risposte quando incalzato, ci dice di guardare altrove.

Riteniamo che i cittadini debbano essere informati e coinvolti sulle scelte amministrative basilari per la vita del paese e per quelle che ne stravolgono il futuro. Lo si può fare in un modo solo: “partecipazione”, un diritto-dovere che a volte sembra non riguardare più gli abitanti di Tarquinia. La “partecipazione” non si improvvisa, richiede allenamento! Se i consigli comunali sono ormai diventati delle riunioni in una sala semi-deserta, è perché i cittadini sono stati abituati a non intervenire, a non sapere. Tre anni fa fu spenta la videocamera con cui riprendevamo i consigli comunali: vuol dire che qualcuno teme la partecipazione, come dimostrano anche le convocazioni in orari poco adatti per avere la presenza fisica dei cittadini.

E’ da qui che nasce l’esigenza di una raccolta firme per sostenere la nostra mozione che proporrà di fissare i consigli comunali in orario serale, come avveniva una volta e come succede in molti altri comuni, per incentivare la partecipazione alla vita politica di Tarquinia. Nell’ultima pagina del volatino troverete tutte le informazioni su questa iniziativa. Vi lasciamo ad un breve spartito di quanto fatto nel 2015, e ci rivediamo al prossimo numero di questo volantino informativo, perché le sfide per il 2016 sono tante e difficili, e avremo bisogno di tutto il vostro sostegno… Continua a leggere, scarica il PDF del volantino informativo

venerdì 8 aprile 2016

Referendum del 17 aprile: il M5S sostiene il “SI” contro le trivellazioni in mare

banchetto-m5s-tarquiniaUn banchetto informativo sul referendum del 17 aprile sulle trivellazioni in mare, per spiegarne la sostanza ed invitare i cittadini a votare “sì” per non prolungare la durata delle concessioni per le trivellazioni sotto costa entro le 12 miglia. Gli attivisti locali del M5S di Tarquinia organizzano, per domenica 10 aprile, un gazebo a piazza Cavour, dalle ore 10 alle ore 13.
Il governo sta cercando in tutti i modi di boicottare questo referendum, prima scegliendo di non accorparlo alle elezioni amministrative – bruciando in questo modo 300 milioni di soldi pubblici – e poi auspicando l’astensionismo per cercare di far saltare il quorum!
Domenica 17 aprile sarà importante andare a votare, e far sentire la nostra voce votando SÌ, contro la politica del governo che intende ancora investire nel petrolio e nelle fonti fossili, favorendo gli interessi delle lobby dei petrolieri, e mettendo a rischio l’integrità e la bellezza dei nostri mari, un patrimonio inestimabile del nostro Paese che andrebbe tutelato in ogni modo possibile.

P.S. Al banchetto sarà possibile firmare anche la nostra petizione per i Consigli Comunali serali

M5S Tarquinia

domenica 3 aprile 2016

Centrale Unica di Committenza: iscrizioni entro il 30 aprile. Ma tutte le ditte tarquiniesi sono state informate?

cuc-tarquiniaIl 30 novembre scorso il Comune di Tarquinia si è associato con i Comuni di Tuscania, Canino e Tessennano per la gestione consorziata del servizio di Centrale Unica di Committenza. Capofila è il Comune il Montalto di Castro e il contributo di gestione è pari ad 1 € per abitante.

L’istituzione della CUC, prevista dalla legge, serve per accentrare la gestione delle gare ad evidenza pubblica, per razionalizzare la spesa, con lo scopo di eliminare i costi inutili connessi alla frammentazione tra i piccoli Comuni della fase procedimentale di acquisizione di lavori, servizi e forniture. In particolare i comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti possono procedere direttamente all’assegnazione, attingendo da un apposito elenco per gli acquisti di beni, servizi e lavori di importo inferiore ad € 40.000.

Per questo motivo è stato istituito un Albo dei fornitori, prestatori di Servizi e Lavori, al quale gli operatori economici possono fare richiesta di iscrizione entro il 30 aprile 2016, dopodiché le iscrizioni riapriranno il 30 ottobre 2016.

L’amministrazione Mazzola si è limitata a pubblicare solo sull’albo pretorio questa notizia di vitale importanza per molte imprese di Tarquinia in tempi di crisi, e non ha fatto né un comunicato né un manifesto per avvisare tutte le ditte e tutti gli operatori economici di questa scadenza.

Ma il grave silenzio con cui è stata trattata la vicenda, come al solito non ha riguardato proprio tutti gli operatori, perché un po’ di loro sono stati informati. Infatti abbiamo saputo che, prima di Pasqua, presso il Comune di Tarquinia ha avuto luogo una riunione informativa convocata dall’assessore Ranucci. Ci sfugge però quale criterio abbia adottato il dott. Ranucci per questa sua “selezione”, senza un avviso pubblico che desse modo a tutti gli operatori tarquiniesi di partecipare all’incontro, e ci aspettiamo un chiarimento.

Movimento 5 Stelle di Tarquinia

Centrale Unica di Committenza Etrusca ( C.U.C.)