lunedì 30 marzo 2020

Il sindaco Giulivi pensi a fare buon uso delle risorse messe a disposizione dal Governo, invece di attaccarlo con la propaganda leghista

Il sindaco Giulivi dovrebbe preoccuparsi di come intende spendere le risorse per i Comuni anticipate dal Governo, invece di cimentarsi in iperboliche considerazioni di finanza pubblica.
Dalle parole del presidente Conte tutti abbiamo appreso che i 4,3 miliardi destinati ai comuni sono un anticipo di cassa cioè una somma che lo Stato deve agli enti locali in genere nel mese di maggio. Il Governo in accordo con ANCI, Associazioni Nazionale Comuni Italiani, ha erogato prima questa cifra per consentire ai comuni di far fronte alla situazione di emergenza attuale. Ci sono comuni come Roma per esempio che hanno deciso di cancellare il canone di locazione di occupazione del suolo pubblico per tutto il 2020 per tutte le attività di ristorazione/bar ed esercizi commerciali al fine di aiutare dei settori fortemente penalizzati dall’emergenza.
I 400 milioni di euro invece sono destinati alle famiglie in difficoltà a reperire i generi alimentari. Questi fondi reperiti dalla Protezione Civile sono un aiuto iniziale per risolvere i problemi concreti delle famiglie e al comune di Tarquinia andranno circa 105.000 euro, una cifra consistente per andare incontro alle famiglie in difficoltà.
Sull’uso di queste risorse nel nostro comune faremo la nostra parte e vigileremo affinché vengano impiegati nel modo migliore. L’Europa dovrà fare una parte fondamentale in questo momento, ne siamo consapevoli noi come M5S. Non basterà il Governo, ne siamo certi, serve l’Europa ora più che mai. Così come non basteranno i fondi erogati finora dal Governo italiano che da solo non può combattere questa sfida storica.
Infine, ci aspettiamo che i canali istituzionali del Comune vengano usati per fornire informazioni utili ai cittadini piuttosto che per la propaganda politica del sindaco – che ha a disposizione i suoi social personali per rilanciare la sua carriera politica – come sta invece succedendo per la pagina Facebook Città di Tarquinia e Infopoint Tarquinia.

 

domenica 1 marzo 2020

Silvia Blasi (M5S) su inceneritori: nessun impianto se il Comune non concorda

Da oggi in poi, senza parere favorevole del Comune interessato la Regione non potrà autorizzare nessun impianto di trattamento e di incenerimento rifiuti grazie ad un emendamento del Movimento 5 stelle.

“Sono state integralmente recepite le osservazioni che ho inviato alla Direzione Regionale nell’ambito della procedura autorizzativa per l’impianto di incenerimento rifiuti proposta dalla società A2A nel comune di Tarquinia”.

È soddisfatta Silvia Blasi consigliere del Movimento 5 stelle che puntualmente spiega: “nel collegato al bilancio è stato approvato un mio emendamento che riguarda delle sostanziali modifiche all’art. 15 della L.R. 27/98 e che recepisce i più recenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa (come ad esempio la pronuncia n.480/2017 del TAR del Piemonte). Nel merito: con questa nuova norma l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) non potrà più costituire variante urbanistica automatica se il Comune territorialmente competente non si esprimerà favorevolmente al progetto”.

Riferendosi poi all’altro emendamento sul tema che rappresenta un ulteriore ostacolo alla realizzazione di inceneritori e che recentemente è stato approvato la Blasi continua: “fermo restando il divieto assoluto di costruire nuovi impianti di incenerimento se non previsti nel piano rifiuti vigente, questa ulteriore norma, che ovviamente si applica anche al progetto presentato dalla A2A, ristabilisce, nel rispetto dei principi di semplificazione procedimentale, la centralità degli enti locali per le decisioni che riguardano gli strumenti urbanistici”.

Incalza il consigliere Blasi: “mi aspetto che gli amministratori locali che hanno alimentato in questi ultimi mesi la battaglia contro l’inceneritore di Tarquinia informino correttamente la cittadinanza sugli strumenti normativi appena introdotti per contrastare anche questo scellerato progetto. Il Movimento 5 Stelle – a differenza di altre forze politiche – è da sempre contro gli inceneritori e ha ottenuto faticosamente questo risultato dopo un lungo lavoro”.

Grazie al M5S bloccati nuovi impianti di incenerimento rifiuti nel Lazio

Grazie ad un emendamento presentato dal Movimento 5 stelle non si potranno più realizzare impianti di incenerimento rifiuti se questi non sono espressamente previsti nel Piano Rifiuti Regionale.

La consigliera regionale del Movimento 5 stelle Silvia Blasi spiega che: “dall’entrata in vigore del Collegato al Bilancio, la Regione Lazio non potrà ignorare il divieto di autorizzazione e installazione a nuovi termovalorizzatori non previsti nel Piano dei rifiuti regionale grazie ad un apposito emendamento, di cui sono firmataria, che siamo riusciti a far approvare. Dato che sia in quello vigente che nella proposta del nuovo piano rifiuti non sono previsti altri impianti di incenerimento, oltre quelli già esistenti, anche l’impianto che la società A2A avrebbe previsto di realizzare a Tarquinia non potrà essere autorizzato perché il suddetto divieto, introdotto per legge, si applica espressamente anche ai procedimenti autorizzativi pendenti”.

Conclude la Blasi: “Il prossimo 5 marzo 2020 durante la prima seduta della Conferenza dei Servizi, che la legge obbliga a convocare, la Direzione regionale dovrà prendere atto delle nuove disposizioni normative rigettando l’istanza della A2A”.

Silvia Blasi
Consigliere regionale del Movimento 5 stelle