mercoledì 30 maggio 2012

Celletti: “Dal Movimento 5 Stelle un’opposizione selettiva e finalizzata alla trasparenza”

Debutto del Movimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Tarquinia: dopo la tornata elettorale dello scorso 6 e 7 maggio, infatti, la città etrusca – grazie all’elezione di Cesare Celletti – è la prima dell’Alto Lazio a vantare un rappresentante del Movimento sui banchi comunali.

Il neo-consigliere, con un conciso intervento dagli scranni dell’opposizione, ha dichiarato quale sarà la linea del Movimento all’interno dell’assise: “Faremo un opposizione selettiva riguardo le proposte che verranno fatte in consiglio, valutando di volta in volta la nostra linea politica e agendo nell’interesse della cittadinanza e del territorio”. Celletti si è inoltre impegnato, come portavoce del Movimento 5 Stelle di Tarquinia, a rendere partecipe la cittadinanza di tutti gli avvenimenti che avverranno all’interno del Consiglio, utilizzando i mezzi di comunicazione a disposizione del Movimento.

martedì 29 maggio 2012

Rendiconto campagna elettorale: 1453 Euro

Ecco il rendiconto del Movimento 5 Stelle di Tarquinia per le spese sostenute durante tutta la campagna elettorale delle recenti Amministrative del 6/7 Maggio 2012: 1.453 euro di cui, ci sembra doveroso sottolinearlo, più della metà ricevuti tramite donazioni e contribuiti spontanei di cittadini e sostenitori, un chiaro segnale di come non occorra stampare quintali di carta e spendere migliaia di euro per comunicare con i cittadini, ma siano molto più importanti le idee ed un uso intelligente della Rete.

 

 

RENDICONTO SPESE CAMPAGNA ELETTORALE

mercoledì 2 maggio 2012

Si spendicchia?

C’è un punto di programma che noi non avremmo mai potuto scrivere né presentare agli elettori. Un punto che riguarda lo sviluppo economico e la crescita dei redditi di alcune categorie di lavoratori.
Un’opportunità a cui, in molti, potevano attentamente guardare per stilare i propri programmi e, finalmente, inserirvi qualcosa di vero e sostanziale anziché farcirli di sciocchezze, copiaticci e ravvedimenti dell’ultima ora.
Una certezza fatta di materia rara in questo tempo, sostanza e linfa per l’economia cittadina, denaro per servizi e occupazione, fosse anche stagionale.
Ma qual è l’”oggetto” misterioso annunciato da questa premessa?
Presto detto: la spropositata spesa per la campagna elettorale delle altre formazioni in competizione.
E sì! A ben vedere, tra le migliaia di “santini” buttati in terra o, più civilmente, gettati nei cestini in strada, i volantini da “tergicristallo”, i manifesti a gogò, le lettere recapitate da Poste Italiane ripiene di ogni stampato, le cene, gli aperitivi, le sedi affittate, i libri celebrativi per onanisti, uffici stampa a pagamento e, scusate l’ovvietà, “chi più ne ha più ne metta”, qualcuno poteva anche ben inserire nel suo programma elettorale – visto che le spese per questa mole di propaganda dovevano essere già previste – un bel punto programmatico: “Per dare lavoro alle tipografie, ai grafici, agli addetti stampa e finanche incrementare le assunzioni degli operatori ecologici, faremo le elezioni amministrative ogni anno!”.