martedì 21 novembre 2017

Grande soddisfazione per l’evento Alberi per La Vita

Grande successo per l’evento “Alberi per la vita”, la prima forestazione urbana partecipata a Tarquinia con 130 nuovi alberi. Tanti i volontari, tra attivisti e cittadini, nonché bambini, che hanno aderito all’evento, in una giornata di sole meravigliosa, che con guanti, pale e vanghe hanno messo a dimora alberi autoctoni, come lecci, sughere e cipressi e alberi da frutto da macchia mediterranea come corbezzolo, mirto, lentisco, corniolo, azzeruolo, sorbo.

Abbiamo voluto dare anche un segnale riguardo l’innovazione e l’agricoltura sostenibile, trattando le piante prima della messa a dimora con le miccorrize (donate dalla Phylmag Agro Italia), strutture costituite dall’unione simbiotica tra funghi del terreno e radici non lignificate, che promuovono la crescita delle piante, aumentando la disponibilità e l’assorbimento di nutrienti presenti nel suolo.

Ringraziamo di cuore tutte le persone intervenute, con la speranza che questo evento abbia giovato non solo all’ambiente ma a tutta la comunità tarquiniese.

Il bosco, avrà bisogno di cure, di essere annaffiato (l’acqua è gentilmente concessa dal consorzio di bonifica), tenuto pulito, fino al suo attecchimento, un impegno che ci siamo presi l’onere di seguire per 4 anni, scritto nero su bianco sul contratto di concessione dell’area; chiediamo con questo la collaborazione di tutti, essendo un bene comune per le future generazioni. Con questo rispondiamo alle tante domande dei cittadini preoccupati che fosse solo un evento e non un progetto serio e duraturo al di là delle appartenenze politiche.

Il gruppo del M5S di Tarquinia è riuscito nell’intento di promuovere l’evento del bosco urbano, lavorare al suo progetto e, cosa più importante, è riuscito ad ottenere il contributo di tutti i cittadini, che hanno compreso la bontà del progetto.

L’unione fa la forza! Vi diamo appuntamento al prossimo anno.

Sostieni il M5S di Tarquinia con un contributo: http://m5s.info/donazionitarquinia

Galleria Alberi per la Vita 2017

giovedì 9 novembre 2017

Con il nostro progetto "Alberi per la vita", il 19 Novembre realizzeremo il primo Bosco Urbano grazie al contributo dei cittadini di Tarquinia

Sabato 11 novembre a p.zza Cavour continua la sottoscrizione per l’iniziativa “Alberi per la vita”. Abbiamo già raggiunto la cifra che ci consente di comprare i primi 50 alberi per il bosco! La sottoscrizione prosegue per l’acquisto dei prossimi 50 alberi che verranno piantati la mattina del 19 Novembre.

L’area che il comune ha concesso per il progetto del Bosco Urbano è localizzato nella zona artigianale e nei giorni scorsi è stato preparato per il lavoro della piantumazione.

Le piante che sono state scelte sono autoctone, con altezza di 180 cm, il progetto del parco pubblico prevede filari di quercus suber, quercus ilex, cipressi e alcune piante di alberi da frutto, al centro un’agorà per il futuro posizionamento di panchine e arredi urbani.

Attraverso questa iniziativa i Cittadini, avranno la possibilità di partecipare ad un progetto ambientale e la mattina del 19 Novembre, muniti di zappetta, potranno piantare personalmente gli alberi acquistati con la raccolta fondi. Le piante sono il simbolo della vita e saranno dedicate ai nuovi nati, come ricorda la legge n.10 del 13 Gennaio del 2013.

Un ringraziamento anticipato, va ai tanti cittadini e commercianti che hanno già dato il loro contributo e la loro fiducia al nostro progetto.

La raccolta delle adesioni continua Sabato 11 Novembre 2017 a Piazza Cavour, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, vi aspettiamo.


venerdì 3 novembre 2017

Università Agraria, si faccia un referendum per decidere il destino dell'ente

Il Movimento 5 Stelle chiede l’avvio dell’iter referendario per affidare ai cittadini la decisione sul destino dell’Università Agraria, ritenendo necessario il passaggio al Comune di Tarquinia del patrimonio dell’Ente. In tal caso la legge prevede un’amministrazione separata sotto la supervisione del sindaco e prevede altresì che rimangano inalterati gli usi civici, la loro consistenza e tutela nonché la loro finalità; è auspicabile poi una migliore utilizzazione del personale dipendente.

Dopo la fallimentare gestione degli ultimi anni, culminata col flop delle ultime elezioni dove votò solo il 42,98% degli aventi diritto, a cui seguì il disastro “annunciato” di marca PD, reso manifesto dalle dimissioni del presidente Alberto Blasi e dal successivo commissariamento, il M5S non legittimerà con la propria presenza un altro giro di poltrone e vuole che siano finalmente i cittadini di Tarquinia a decidere sul futuro dei propri beni ad uso civico (circa 7.000 ettari tra boschi e terre coltivabili e numerosi immobili). Lo prevede l’Art. 54, comma 5 dello statuto dell’Università Agraria, che recita: “Si potrà altresì procedere allo scioglimento di tali Enti mediante referendum da tenersi fra tutta la popolazione titolare dei diritti,  previa adozione di apposito regolamento approvato dal Consiglio dell’Ente”.

Riteniamo che l’ente sia diventato un clone del Comune, usato ed abusato per scalate politiche, e intanto il patrimonio collettivo dei Tarquiniesi langue; ormai da vari decenni chi gestisce l’Università Agraria è incapace di renderla protagonista dell’economia agro-turistica di Tarquinia, generando ricchezza e posti di lavoro.

Il CDA dell’Agraria è composto da un presidente, 4 assessori e 16 consiglieri: praticamente un altro “consiglio comunale” e una giunta. Una distribuzione di poltrone inaccettabile per un ente che non dovrebbe fare politica ma soltanto amministrare bene e al meglio i nostri Beni Comuni.

Chiediamo quindi che siano i cittadini a decidere sul futuro dell’Ente, possibilmente prima della nuova tornata elettorale attorno alla quale i partiti hanno già iniziato manovre sopra e sotto banco, sognando di mettere ancora le dita nella marmellata per una propria politica clientelare a scapito dei Tarquiniesi. Non ci stiamo. Nei prossimi giorni avvieremo una raccolta firme per chiedere formalmente l’attivazione dell’iter referendario, invitando i cittadini a diffidare anche di quelli che chiederanno di essere eletti per cambiare l’Università Agraria da dentro.