L’ipotesi della tendopoli alla “ex polveriera” di Tarquinia è la peggiore delle soluzioni. E può essere evitata soltanto attraverso delle proposte concrete. Sono in costante contatto con la prefettura di Viterbo riguardo la struttura temporanea di accoglienza migranti da realizzarsi a Tarquinia. In tutta la provincia sono ospitati circa 650 persone, il loro numero è costantemente in crescita e finora non sono stati registrati problemi di sicurezza pubblica. La possibilità di realizzare una tendopoli per ospitare circa 150 migranti nell’ex Polveriera è l’ipotesi operativa più concreta che la Prefettura sta valutando, confermando altresì il prosieguo delle attività di bonifica del sito.
Prioritariamente va riportata l’attenzione sul dramma umanitario dei migranti che continuamente sbarcano sulle nostre coste, il cui flusso, anche causa dei conflitti internazionali spesso sostenuti dal nostro governo, non farà che aumentare nei prossimi anni. Il dramma diventa emergenza nel nostro Paese e così nella nostra provincia dove le strutture idonee all’accoglienza sono scarse ed attualmente sature. Proprio in questo contesto d’urgenza faccio appello alla responsabilità di tutte le istituzioni affinché ciascuno faccia la propria parte per assicurare un’accoglienza dignitosa. E’ necessario evitare accorpamenti troppo numerosi e difficilmente gestibili da qualsiasi comunità locale in seno al viterbese, come vorrebbe invece il vergognoso piano di dislocazione migranti del Ministro Alfano. Piuttosto, vanno favoriti piccoli centri di accoglienza, tenendo conto di etnie e gruppi familiari. Per questi motivi il sito individuato a Tarquinia non si presta ad ospitare in maniera né temporanea né permanente delle persone in difficoltà, ed auspico quindi una pronta risposta degli amministratori locali a quella che è un’emergenza destinata a durare a lungo.
Silvia Blasi, Consigliera regionale M5S Lazio
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