Tarquinia – La campagna elettorale tarquiniese continua a regalarci perle: oggi la lista della “sinistra” capitanata dal candidato sindaco Conversini dichiara che in caso di vittoria alle prossime elezioni, la prima cosa che farà sarà “uscire da Talete Spa per riprendersi la gestione dell’acqua”. Un’affermazione, purtroppo, che aspira ad illudere i cittadini di Tarquinia, poiché una volta che un Comune cede il proprio servizio idrico, come fece l’amministrazione PD targata Mazzola (dove Celli era assessore) a giugno 2016 affidandolo a Talete Spa, non si può più tornare indietro “annullando” la delibera di trasferimento!
E pensare che proprio nel 2016 siamo stati noi l’unica forza politica ad opporci fermamente sul territorio ed in consiglio comunale al passaggio a Talete (clicca per leggere la nostra dichiarazione di voto) Non c’erano i Giulivi, i Conversini, e non c’erano i Moscherini a difendere la volontà schiacciante espressa dai quasi 7500 tarquiniesi col referendum abrogativo del 2011 sull’acqua pubblica.
La cosa ancora più buffa è che il movimento di sinistra che oggi supporta Conversini, ovvero AreaSX, che nel 2016 aveva la presidenza della segreteria PD (Piero Rosati), difese con forza il passaggio a Talete, attaccandoci con queste lapidarie parole: “Si spaccia l’entrata nell’azienda pubblica Talete da parte di Tarquinia come un presunto tentativo di privatizzare l’acqua, omettendo che la Talete è un’azienda pubblica, a partecipazione della Provincia e dei Comuni, che si occupa di ricerca e innovazione tecnologica nella gestione delle risorse idriche nella speranza che, urlando al lupo al lupo, si possano racimolare una manciata di consensi disinformando e manipolando.” (fonte: http://www.tusciaweb.eu/2016/06/turismo-calo-acqua-pubblica-ai-privati-falsita/ )
Oggi invece sono proprio AreaSx e Conversini a gridare “al lupo al lupo” promettendo una immediata e impossibile uscita da Talete, cercando di racimolare dei consensi. Con quanta facilità si cambia idea prima delle elezioni!
E non è tutto. La vicenda Talete assume dei contorni ancora più gravi proprio in questi giorni, dove il commissario straordinario ha conferito “un incarico legale per l’avvio di ogni opportuna azione in sede giudiziaria per il recupero del credito vantato nei confronti della società Talete S.p.a.”, un credito che ammonta a quasi un milione e mezzo di euro, soldi pagati dai cittadini tarquiniesi che difficilmente rientreranno nelle casse comunali, visto lo stato di dissesto finanziario in cui versa la società. Oltretutto, se Talete è interamente partecipata dai comuni, a quali tasche attingerà per pagare questi debiti? A voi la risposta.
Se vinceremo le elezioni amministrative, porteremo avanti la battaglia sull’acqua pubblica – che ci contraddistingue da anni – nell’unico modo possibile, ovvero attraverso una forte azione politica a tutti i livelli istituzionali volta all’applicazione della legge regionale n.5/2014, la cui attuazione è bloccata da anni dal presidente Zingaretti, sperando anche nell’approvazione della nuova legge sull’acqua pubblica del Movimento 5 Stelle attualmente in discussione in Parlamento. Solo così sarà possibile in futuro uscire dalla convenzione con Talete spa. Non fatevela “dare a bere” un’altra volta!
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