Se il Sindaco Mauro Mazzola sorride amaramente alla notizia dell’azione legale che stiamo promuovendo presso i cittadini a titolo di risarcimento per il danno biologico provocato dall’arsenico e per l’abbattimento della bolletta dell’acqua, noi non sorridiamo affatto di fronte alle recenti affermazioni del Sindaco al consiglio comunale di Mercoledì scorso, dove in risposta ad alcune richieste di chiarimento del nostro portavoce Cesare Celletti in merito all’emergenza sanitaria dell’Arsenico – all’ordine del giorno non erano stati inseriti punti al riguardo – ha minimizzato il problema paragonandolo ad una bufala simile all’emergenza aviaria di alcuni anni fa. Inoltre il Sindaco ha sostenuto che ogni cittadino “intelligente” non possa ritenere realistica la dannosità dell’arsenico nella nostra acqua che “da un minuto all’altro” diventa fuorilegge, ed ha di seguito dichiarato “sciacallaggio” l’operato del Movimento 5 Stelle che, tramite l’informazione e la trasparenza, da più di un anno cerca di mettere in guardia Lui e la popolazione intera.
Inutile dire che le dichiarazioni della massima Autorità Sanitaria Locale, nonché ancora oggi unico gestore del servizio idrico di Tarquinia, ci lasciano basiti e ci preoccupano. Il sindaco Mazzola fa finta di non capire, o non capisce, che il problema sanitario dell’arsenico esiste nella Tuscia da molti anni, e che prima eravamo soltanto in DEROGA dalla Comunità Europea. Il primo Gennaio 2013 l’ultima deroga è scaduta, senza che l’amministrazione abbia mosso un dito in questi anni per risolvere l’emergenza, spendendo enormi quantità di denaro pubblico in opere di secondaria utilità.
Noi, per conto nostro, continuiamo ad informare la cittadinanza come abbiamo sempre fatto. Sabato 26 Gennaio organizzeremo un incontro pubblico sull’emergenza arsenico, dove i dottori ci spiegheranno la reale portata del problema. Continuiamo inoltre a raccogliere le adesioni all’azione legale – e sono state moltissime – dalle 11,00 alle 13,00 il Martedì ed il Venerdì presso la nostra sede in Via Mazzini 10.
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