Sono le aziende e le famiglie i beneficiari dei 750mila euro accantonati dagli stipendi e dalle diarie dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle del Lazio.
Nel giorno del Restitution day organizzato al Grand Hotel Gianicolo di Roma, i sette consiglieri regionali hanno annunciato il tesoretto messo nel Fondo regionale per il microcredito e la microfinanza. “Adesso, il Fondo è aperto ai contributi di tutti i privati ma solo il Movimento ci ha messo soldi. Abbiamo chiesto un segno agli altri, ma non è arrivato” – ha detto il capogruppo Devid Porrello.
Non sarà il Movimento a scegliere i soggetti beneficiari dei 750mila euro frutto del taglio degli stipendi dei consiglieri, ma supervisionerà il fondo. Per le imprese, i prestiti saranno da 5 a 25 mila euro e i beneficiari avranno sette anni di tempo per poter restituire i fondi a un tasso di interesse dell’1%. Alle famiglie, invece, i prestiti saranno da 1.000 a 10 mila euro, sempre all’1%, da restituire entro 36 mesi.
La consigliera regionale di Tarquinia Silvia Blasi, che ha restituito circa 160mila euro, dichiara: “Oggi si concretizza una delle promesse fatte in campagna elettorale: il sostegno alle PMI ed alle famiglie del Lazio tramite un fondo per il micro credito alimentato dagli accantonamenti dei nostri stipendi di 3 anni. E’ un giorno importante in cui il M5S dimostra ancora una volta di essere diverso dai partiti che governano le nostre istituzioni: una parte dei nostri stipendi a cui rinunciamo ogni mese va a costituire un concreto sostegno a chi vuole fare impresa ed alle tante famiglie con figli disabili che non riescono ad accedere all’assistenza sanitaria pubblica. Non finirà qui, finora abbiamo accantonato più di 800.000 mila euro, una parte è confluita nel fondo per il microcredito, la rimanente più tutte le restituzioni a venire verranno usate per finanziare nuovi progetti nella regione Lazio. Stiamo dimostrando che è possibile fare politica con pochi soldi, senza attaccamento alle poltrone e soprattutto restituendo ai cittadini ciò che gli appartiene”.
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