“Rischi anche per la qualità delle acque alla foce del Marta”
La possibilità di poter realizzare una centrale idroelettrica comunale a Tarquinia in loc. ex-Cartiera si fa sempre più remota. Nonostante i recenti proclami del PD locale in tema di ambiente e rinnovabili, l’amministrazione Mazzola non sembra voler contrastare in nessun modo una società privata, la Energie Nuove srl, che vuole realizzare due centrali idroelettriche di fronte alla ex-cartiera, con sottrazione di portata utile ad un futuro impianto comunale, specie d’estate quando il flusso del fiume Marta è scarso.
Infatti, con la realizzazione di queste centrali idroelettriche, la società concessionaria potrà attingere acqua alla diga di Montebello ininterrottamente, e quella non utilizzata a scopi irrigui sarà turbinata per produrre energia elettrica e verrà restituita, torbida, nell’alveo del Marta al di sotto della traversa della Cartiera. E’ ragionevole prevedere che questo comporterà conseguenze negative sulla qualità delle acque che il fiume Marta scaricherà in mare (con possibili ripercussioni sul comparto turistico del lido), poiché si perderà l’opera di sedimentazione e pulizia che attualmente è svolta nel corso naturale del fiume e nella diga della ex-Cartiera. In pratica per consentire a una società privata di fare profitti economici sfruttando un opera pubblica (la condotta adduttrice) la Regione autorizza la realizzazione di infrastrutture che potrebbero comportare ricadute di carattere ambientale.
Ma cosa sta facendo il comune di Tarquinia per tutelare il diritto dei tarquiniesi a produrre in proprio energia elettrica pulita dal Marta e salvaguardare la qualità delle acque alla foce del fiume? Praticamente nulla.
“Per questo motivo – dichiara il consigliere comunale M5S Marco Dinelli – abbiamo depositato una mozione per chiedere urgentemente l’impugnazione da parte del Comune di Tarquinia – in qualità di utente – della delibera n. 258 del 7.07.2016 del consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, con la quale di fatto si autorizza la realizzazione dei manufatti che pregiudicheranno la riattivazione dell’idroelettrico comunale alla ex-cartiera, con le conseguenze negative che ne derivano”.
A tal proposito è giusto ricordare che il Comune di Tarquinia ha recentemente stabilito per il complesso della ex-Cartiera la “destinazione strumentale al perseguimento di finalità istituzionali dell’ente ed al soddisfacimento di interessi pubblici” dichiarandolo “patrimonio indisponibile” (delibera di consiglio del 30/12/2015). Ci chiediamo allora come mai la stessa volontà politica di tutelare l’idroelettrico comunale non venga messa in atto anche in questo frangente.
Ci auguriamo che il Comune, in quanto consorziato e nell’interesse di tutti i cittadini, impugni entro i termini ammessi (dieci giorni dall’ultimo giorno di pubblicazione), la delibera in questione, come previsto dall’articolo 44 dello statuto dell’ente, e contrasti in tutte le sedi opportune anche l’iniziativa della società Energie Nuove s.r.l. relativamente alle opere suddette per salvaguardare la portata utile del fiume Marta per la futura produzione energetica comunale.
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