Tarquinia – A pochi giorni dalla Conferenza dei Servizi svoltasi il 20 settembre scorso, relativa all’impianto di compostaggio anaerobico e produzione di biometano e compost proposto dal Consorzio Pellicano in località Olivastro, il Movimento 5 Stelle di Tarquinia vuole ribadire il NO politico e tecnico a questo tipo di industria insalubre, come già espresso in questi ultimi anni.
Il M5S ha presentato ad agosto una richiesta di consiglio comunale straordinario ed urgente sul tema della “Centrale a biogas”, firmata da tutta la maggioranza, per portare il consiglio comunale ad esprimersi contrariamente a questa industria – che ha già superato la VIA della Regione Lazio – prima della conferenza dei servizi. Un obiettivo che è stato raggiunto, ma che certamente non basta a scongiurare la realizzazione di questo impianto.
Grazie al lavoro che abbiamo fatto in commissione, studiando la copiosa documentazione relativa all’impianto di smaltimento rifiuti che si vuole costruire in località Olivastro a Tarquinia, siamo riusciti a far inserire nella delibera comunale approvata il 30 agosto delle importanti criticità rispetto alle indicazioni del PTPR riguardo la variante urbanistica da zona E agricola a zona D, richiesta dal progetto dell’impianto in questione. Criticità che sono dettagliatamente riportate nel parere rilasciato dall’ufficio urbanistica comunale, che è parte integrante della delibera.
Grave défaillance in questa delibera rimane però l’assenza completa di tutela della salute delle famiglie residenti nelle strettissime vicinanze (una addirittura a confine) alla sede progettuale di tale industria insalubre, dopo la ricezione di una nota ASL VT quantomeno inquietante.
Come prima forza politica della città faremo il possibile per fermare la realizzazione di questa nuova centrale nel nostro comune, che vorrebbe smaltire una quantità enorme di rifiuti da tutta la provincia di Viterbo, 25000 tonnellate/anno di FORSU (Tarquinia ne produce circa 2500/annue!). Per questo motivo organizzeremo un incontro pubblico per spiegare alla cittadinanza quanto approvato dal consiglio comunale il 30 agosto scorso, e tutti i motivi per i quali questa centrale “non s’ha da fare”.
È il momento che anche l’amministrazione prenda una posizione politica forte contro questo impianto, in attesa della prossima conferenza di servizi che si terrà il 20 ottobre.
Quindi ribadiamo che il M5S esprime ancor oggi contrarietà a qualsiasi forma industriale che preveda combustione o digestione anaerobica dei rifiuti in tutta Tarquinia, compresa la “zona industriale”, coerentemente a quanto sempre proclamato anche in campagna elettorale.
Ricordiamo infatti che il Sindaco rappresenta la “massima autorità sanitaria locale”, al quale si chiede il doveroso intervento, nella prossima conferenza dei servizi per chiarire l’entità del fenomeno e illustrare le contromisure intraprese a tutela della salute dei cittadini.
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