Continuando il proprio percorso di opposizione propositiva, il M5S ha presentato una mozione al Consiglio Comunale, per impegnare il sindaco a nominare il rappresentante di Tarquinia nell’Osservatorio Ambientale Regionale, organismo di controllo previsto dal decreto del 2003 con cui è stata autorizzata la centrale a carbone di Civitavecchia. L’Osservatorio è operativo dal 2010 e Tarquinia ne è membro di diritto. Il vecchio sindaco Mauro Mazzola, sostenitore fervido del consorzio per la gestione dell’osservatorio ambientale, quello gestito con i soldi di Enel, ha prima tentato di ostacolare la nascita dell’Osservatorio Regionale e poi ha sempre rinunciato a nominare un rappresentante, nonostante i solleciti ricevuti dalla Regione. Una scelta che ha privato la citta di un presidio tecnico fondamentale per il monitoraggio dell’inquinamento del territorio, mentre incombe la centrale a carbone di Civitavecchia con i suoi effetti negativi sugli abitanti.
Un comportamento analogo, in netto contrasto con il diritto alla salute l’hanno avuto anche i sindaci di Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere. Solo l’attuale sindaco di Civitavecchia, Cozzolino, ha nominato un proprio rappresentante nel 2015. L’atteggiamento rinunciatario dei cinque comuni – ora quattro – più inquinati dalla centrale, è significato che nell’organismo regionale sono mancati i membri più motivati a esigere il controllo della centrale di TVN, che brucia ogni giorno una nave di carbone da 10.000 t e immette ogni ora, nell’aria che respiriamo, 6.000.000 mc di fumi tossici. È bene che il sindaco Mencarini prenda prima possibile la distanza dall’evidente misfatto e la nostra mozione lo aiuterà in questo.
Questi i punti della proposta: 1) ottemperare quanto prima alle prescrizioni di legge del decreto VIA n. 680/2003 del 6.11.2003 partecipando con un proprio rappresentante all’Osservatorio Ambientale Regionale. 2) Che il rappresentante del comune di Tarquinia nell’Osservatorio venga proposto al sindaco dalla minoranza del consiglio comunale, che provvederà ad indicare un nome scelto tra la società civile e le associazioni ambientaliste del territorio. 3) Che il rappresentante del Comune di Tarquinia, oltre a partecipare alle attività proposte dagli altri enti, stimoli e promuova quanto previsto dal Decreto VIA e a denunciare altresì al Sindaco, tempestivamente, eventuali inerzie e malfunzionamenti dell’Osservatorio stesso.
Quanto sarà lungo il ciclo di vita di TVN non è dato sapere; anche se fosse vero che sia destinato ad essere breve, come capita di sentir dire, è bene che l’Osservatorio funzioni con un rappresentante del Comune di Tarquinia investito con un mandato forte, per battere i pugni e pretendere tutti quei controlli di cui abbiamo diritto per legge. Se questo significherà accelerare la morte di TVN, il sindaco Mencarini ha l’opportunità di fare la sua parte per liberare il nostro territorio.
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