Solamente un anno fa, sono state piantati 130 alberi creando il primo bosco urbano a Tarquinia, recuperando un’area comunale abbandonata, piena di rifiuti, che oggi, grazie all’impegno di tanti volontari risulta completamente cambiata. Un risultato ottenuto con il lavoro degli attivisti e grazie alle donazioni dei cittadini che hanno creduto nel nostro progetto.
Le piante che sono state scelte sono autoctone, con altezza di 180 cm, sughere, lecci, cipressi e alcune piante di alberi da frutto, come il corbezzolo e il giuggiolo, al centro un’agorà per il futuro posizionamento di panchine e arredi urbani. Per un anno ci siamo presi cura del bosco, tenendo pulito e tagliando l’erba, annaffiando, il risultato eccezionale, l’attecchimento delle piante al 97%, risultato gratificante per tutti gli attivisti del progetto. Anche quest’anno sarà una iniziativa senza alcuna bandiera politica e aperta a tutti.
Il programma dell’evento, il 18 novembre prossimo, prevede l’appuntamento alle ore 9.30 presso il bosco. Alle 10.00, partirà un’iniziativa PLASTIC FREE per le strade dell’area circostante il bosco, raccogliendo la plastica dispersa dal vento dei giorni scorsi. Alle ore 11.00 ci saranno i lavori di manutenzione e sostituzione delle piante mancanti. Alle ore 13.30 il pranzo al bosco urbano.
Ogni albero assorbe circa 15 kg di CO2, produce ossigeno per 2,5 esseri umani, assorbe e blocca le polveri sottili, incamera ozono e migliora il microclima.
Creare boschi urbani e barriere vegetative nelle città ed a fianco di zone di grande scorrimento aiuta a contenere l’inquinamento dell’aria, compreso quello acustico. Chi pianta un albero mette radici nel futuro.
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