Mancano 60 giorni al tramonto, ma Mazzola non molla; forse immagina di passare altri 5 anni da assessore o da presidente del consiglio, se vincesse il suo candidato Ranucci. Deve essere per questo disegno politico, che invece di fare il Sindaco attacca di continuo il M5S, riconoscendolo come unico e vero avversario nella campagna elettorale. Altrimenti non si spiega la rabbiosa presa di posizione di Mazzola alle verità che gli ho rivolto in tema di appalto per la raccolta dei rifiuti e il suo ennesimo tentativo di metterla in caciara per spostare l’attenzione altrove. Che c’entra Civitavecchia se parliamo dei problemi della nostra città? Io di questa città voglio occuparmi, come a Mazzola evidentemente non piace fare, se m’invita a pensare ai problemi di Civitavecchia, che sembra conoscere bene. Forse se dedicasse più tempo a Tarquinia le cose potrebbero funzionare meglio. E invece pensa sempre agli affari degli altri.
Ribadisco che negli ultimi 7 anni i tarquiniesi hanno speso molti soldi per un servizio di raccolta differenziata che non ha funzionato. E che fa Mazzola prima di andare via? Fa approvare un nuovo appalto, da 17.500.000 di euro, che ipoteca i prossimi sette anni e per giunta da un consiglio comunale privo del numero legale, poi annebbiato dall’arroganza del potere non accetta critiche e mistifica. Andiamo per ordine. L’assessore Celli, presentando il nuovo bando per la raccolta rifiuti ha detto di aver fatto propri i suggerimenti del M5S. Per noi quei suggerimenti sono stati il frutto di un’impegnativa elaborazione, basata sullo studio attento della situazione della nostra città e imparando da chi ha raggiunto livelli di raccolta differenziata molto alti e adesso applica la tariffa puntuale, tramite la quale i cittadini pagano in base a quanti rifiuti indifferenziati conferiscono; è una cosa semplice che anche Mazzola può capire.
Diciamo che le “mie lezioni” sulla differenziata la sua Giunta (Mazzola, Celli, Ranucci, …) le ha già fatte proprie, anche se non le ha applicate tutte. È mistificazione anche parlare di decoro e pulizia della città come fa Mazzola, mentre il tema è la raccolta dei rifiuti, che riguarda i soldi dei cittadini e l’ambiente. I Tarquiniesi vorrebbero sapere perché per 7 anni sono stati regalati all’appaltatore le centinaia di migliaia di euro, che il Comune poteva incassare dal conferimento di plastica, alluminio, acciaio, vetro, carta, oli esausti e perché l’appaltatore non è stato obbligato, come da contratto a fornire una costante azione di formazione e informazione dei cittadini, e infine vorrebbero sapere perché il Comune non s’è tenuto le deleghe di conferimento ai consorzi nazionali, per avere la certezza che molti dei rifiuti differenziati non finissero in un inceneritore. Ma anche questo aspetto a chi ha agevolato l’accensione della centrale a carbone forse non interessa molto.
Ernesto Cesarini
Candidato sindaco M5S Tarquinia
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